una nuova alba per Aidone – “Comunque vada … deve vincere Aidone”

La campagna elettorale è ormai alle spalle, le urne sono sigillate. Resta l’ansia dell’attesa  dei risultati…. E alla fine… com’ f’nìscia s’ cunta!

alba aidonese

Comunque vada a finire, posso sinceramente dire che è stata una esperienza bella ed entusiasmante, che è valsa la pena vivere!  È stata una full immersion nel lavoro, collaborata da giovani generosi, competenti, pieni di talento e voglia di mettersi in gioco. Giovani che non finirò mai di ringraziare anche per l’affetto di cui mi hanno circondata. È  stata un festa popolare, gli aidonesi hanno partecipato con interesse, nonostante lo scetticismo  iniziale dovuto alle carenze di risposte e di relazioni che hanno connotato l’azione amministrativa finalmente archiviata, hanno deciso di dare un chance ai candidati, chiedendo attenzione ai piccoli e grandi problemi, e la festa c’è stata se è vero che hanno votato quasi 3500 elettori. È stata una full immersion tra gli aidonesi e in Aidone: siamo entrati nelle case della gente, siamo stati coinvolti nei loro problemi ma abbiamo avuto anche modo di scoprire  grandi capacità e competenze  che permettono alle persone e alle famiglie di andare avanti con dignità e creatività per superare le  oggettive condizioni  di difficoltà. Abbiamo condiviso il dolore di tante assenze e di tante prossime partenze. La scoperta più bella è stata quella che i giovani, nonostante tutto, amano Aidone, vogliono mettere radici nel loro paese anche se sono convinti che un’esperienza nel “continente” o all’estero non possa che arricchirli e farli crescere. Questi giovani sono molto più preparati e maturi di quanto li si dipinga, ma anche di quelli delle generazioni precedenti, aspirano all’indipendenza economica e in attesa dell’occasione attesa e sognata, accettano qualunque lavoro anche umile.  Il paese ha bisogno di loro per riprendere la strada della crescita e dello sviluppo economico e culturale. Chiunque andrà ad amministrare Aidone nei prossimi cinque anni non può prescindere da tutto questo, non può non capire che sono finiti i tempi di giocare e cincischiare sulla pelle degli aidonesi, sulla carne viva del paese e che è ora di rimboccarsi le maniche e remare tutti insieme verso un’unica meta, il Bene Comune degli aidonesi e di Aidone. Questo è l’augurio che faccio a me stessa e agli altri candidati, messe da parte le fisiologiche contrapposizioni elettoralistiche, essere capaci di mettere un punto e andare capo per ricominciare, perché, come qualcuno mi disse quando vennero a propormi la candidatura, siamo arrivati ad un punto tale che “o ci salviamo tutti insieme o tutti insieme affondiamo” e sono sicura che tutti vogliamo salvarci e salvare il nostro bel paese.