Morgantina - Agorà

Il sito di Morgantina e il Museo Regionale di Aidone fanno parte del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina insieme ad una serie di siti minori come da elenco nel sito dell'Assessorato Regionale (vedi)  

La zona archeologica di Morgantina si estende su un sistema articolato di colline che procedono da Est verso Ovest per una lunghezza di circa tre chilometri; è posizionata nelle vicinanze di un affluente del Simeto, il Gornalunga, e a controllo  di un  vasto e fertile territorio agricolo. La posizione e la ricchezza del territorio spiegano il ruolo economico e politico avuto dalla città nella sua lunga storia. Più che di un sito si deve parlare almeno di tre siti come di può vedere dalla  pianta generale.

1) ll sistema collinare della Cittadella fu abitato fin dalle epoche più remote,  conserva tracce del villaggio siculo e dell'acropoli, l'agorà e la necropoli della città greca arcaica; è possibile visitarla, ma ancora  non è inserita negli itinerari ufficiali; è  raggiungibile a piedi o con auto fuoristrada, continuando lungo la strada che costeggia l'agorà ellenistica, per circa un chilometro; comunque conviene visitarla con una buona guida.

2) La zona di San Francesco è  un ampio terrazzamento. Oltre alle tracce delle capanne castellucciane, conserva i ruderi di un’ampia zona sacra; il sito è alle spalle della collina est di Serra Orlando; anche questo non rientra negli itinerari ufficiali. Non è possibile visitarla. Si raggiunge continuando a percorrere la strada che costeggia l'agorà per un centinaio di metri, si svolta a destra all'altezza del rudere della chiesa di San Francesco, che dà  il nome alla contrada. San Francesco e l'area da cui negli anni 70-80 furono trafugati i preziosi tesori restituiti dai Musei americani, come la cosiddetta Venere di Morgantina e gli acroliti delle dee Demetra e Persefone.

3) La contrada Serra Orlando è la  meta conosciuta da  tutti i  visitatori, con gli splendidi reperti dell’epoca ellenistica: l'agorà, il teatro, i granai e i quartieri residenziali posti nelle collinette ad est e ad ovest della stessa agorà.

4) Ancora,  sparsi nelle campagne circostanti, sono dislocate  le necropoli, le tracce delle antiche mura, e altri santuari. Tra questi ultimi ricordiamo quelli dedicati al culto di Demetra e Kore: il Santuario nord, e il Santuario di contrada Drago (entrambi ricoperti dopo lo scavo per difenderli dai tombaroli; da essi proviene gran parte dei reperti esposti al Museo). L'edificio termale di contrada Agnese, lungo la strada per Morgantina, poco prima del parcheggio.