Morgantina. Turismo a perdere!

(Distretto) Morgantina. Turismo a perdere!

8POzC9TdMIYwK96c-pPBFMVitVdAfzCmp6dJqMYVRF0Presi dall’entusiasmo suscitato dalla presenza di Morgantina e il Museo di Aidone nella piccola élite dei siti che hanno accolto l’invito dell’assessore Purpura a prolungare l’apertura serale, ai più è sfuggito il costo che questa iniziativa ha comportato per Morgantina. Lo hanno potuto constatare per primi i malcapitati turisti che si sono avventurati nelle ore antimeridiane a Morgantina e hanno trovato i cancelli chiusi; il colmo, poi, lo hanno vissuto quelli in possesso del biglietto cumulativo acquistato alla Villa Romana di Piazza Armerina, dove evidentemente non erano stati avvisati sugli orari aggiornati. Così tutti ci siamo resi conto del costo dell’operazione visibilità: in un colpo è stata cancellata, non solo per il mese di agosto ma per tutto settembre, l’apertura mattutina: il sito di Morgantina è visitabile tutti i giorni dalle 14 alle 19 e dal venerdì alla domenica dalle 14 alle 22. Per fortuna l’orario del Museo non è stato toccato, l’ingresso è sempre alle 9:00, la chiusura è stata prolungata fino alle 21:00.

Foto venere ritagliata120Nell’intenzione dell’Assessore Regionale e del suo direttore generale Pennino c’è la volontà di intercettare i picchi estivi del turismo e far convergere sui beni culturali anche quei turisti attratti solo dal mare e dal clima siculo, ma come sempre si fanno le nozze con i fichi secchi e questa regola è aurea per Morgantina. Dal momento che il personale è sempre quello, se vuoi aprire la sera chiudi il mattino! Ma il conto non torna: si aggiungono 9 ore serali (venerdì-domenica dalle 19 alle 22) e se ne eliminano 35 antimeridiani (lunedì-domenica dalle 9 alle 14!). Questo in primis.  In secundis: il sito di Morgantina è logisticamente preparato ad accogliere i visitatori in notturna, sono stati fatti degli adeguamenti negli itinerari, nella illuminazione, nella messa in sicurezza? Prima di confermare questi orari per il mese di settembre, la direzione del Museo dovrebbe rendere pubblici i risultati dell’esperimento (dati sul numero dei visitatori serali e, statisticamente, numero dei visitatori persi la mattina) e valutare di conseguenza se sia il caso di continuare. Ma a pensar male si fa sempre bene e, memori di quanto accaduto l’anno scorso e dell’impossibilità di fare fronte all’apertura continuativa con il contingentamento degli straordinari imposto dalla Regione, tutta l’operazione sa quasi da aperitivo per affrontare il piatto indigesto che si sta preparando!  Naturalmente sulla questione si registra un assordante silenzio da tutte le parti: l’Amministrazione comunale ha chiesto conto della opportunità e dell’utilità di questa fruizione notturna e soprattutto della chiusura mattutina? Non se ne hanno notizie, intanto il sindaco continua a fare la spola tra Aidone e l’EXPO, accompagnando le migliaia di turisti che da tutto il mondo, dopo avere visto gli Acroliti nella Piazzetta Italia, si precipitano a visitare Aidone, il Museo archeologico, Morgantina! La questione è stata sollevata da qualche “volontario” su Facebook, senza ricevere grande risalto, gli aidonesi parlano tanto, ma quando si tratta di lasciare traccia della propria opinione, e quella di FB sta diventando una vera firma, preferiscono non esporsi, non disturbare i manovratori, temendo chissà quali ritorsioni…

L’altro grande assente è il Distretto Turistico dea di Morgantina. A quanto pare non può occuparsi di problemi di bassa organizzazione quotidiana, impegnato com’è a spendere il grosso malloppo  (solo 732.000 euro) dei fondi comunitari nei quattro fumosi progetti di lancio turistico;*P l’ultimo in ordine di tempo è il progetto di Promo-commercializzazione nel mercato internazionale con tre paesi “target” -Regno Unito, Germania e Russia- che è stato avviato in questi giorni; il ciclo di workshop rivolti a operatori economici e dell’informazione, è partito da Londra, continuerà a Mosca e poi a Francoforte. Lanciamo nel mercato internazionale (non s’è capito perché questi tre paesi, trascurando i paesi arabi, la Cina, gli USA…, magari sperano che siano oggetto di un prossimo progetto!) una mega offerta turistica per portare i turisti in provincia, ma per quali strade, in quali strutture, con quali accessi? A settembre 60 operatori -tra tour operator, buyers, giornalisti, agenti di viaggio-, europei e non, arriveranno sul territorio per visitarlo, studiare itinerari, godere dei beni culturali ed ambientali del distretto, cosa troveranno? La guida d’eccezione è nientepopodimeno che un racconto di Camilleri***, che ad Enna visse per un paio d’anni tra il 1946 e il 1948: visto che il brand tira, ci accodiamo anche noi, così anche Enna entra negli itinerari dello scrittore agrigentino che ha fatto la fortuna di Modica, Scicli e Ragusa, non si sa mai!

morgantina-turismoaperderel’articolo su Vivienna

 

 

 

 

 

 

* tra i progetti c’è quello del sito “Guide d’autore” ( www.ennaguidedautore.it/ in italiano ed in inglese, in via di allestimento, fornito anche di una applicazione mobile ) realizzato dall’Associazione Civita, che non promette granchè se resta com’è: lentissimo!

 Comunicato Stampa dell’avvio del progetto di promocommercializzazione

**   Dei 4 progetti approvati quale sarà il primo a partire
Al via il progetto di promocommercializzazione per il Distretto di Morgantina volto all’incremento dell’incoming turistico a carattere internazionale.
 Realizzazione di attività di comunicazione nei Paesi target
Il progetto mira alla diffusione del territorio come alternativa alla Sicilia classica e comunemente conosciuta.  Target: operatori turistici UK, Russia e Germania/ principali stakeholder e giornalisti . Attraverso un percorso emotivo ed enogastronomico verrà presentato il Distretto e il territorio di Enna con le ricchezze dell’entroterra Siciliano e le ricchezze naturali ed enogastronomiche, affinché la destinazione diventi oggetto dei molteplici pacchetti turistici proposti dagli operatori esteri. 
Ideazione e realizzazione di materiale promo-pubblicitario

Il progetto di promo-commercializzazione in partenza questa sera a Londra cosa prevede? Come si svilupperà?

Workshop presso le sedi ENIT
Le attività di promo-commercializzazione nei paesi target, Germania, Russia e Inghilterra, prevedono l’organizzazione di un ciclo di workshop rivolti esclusivamente a operatori economici/buyer e giornalisti/blogger esteri. Le attività di workshop, da effettuarsi nelle differenti sedi dell’ENIT presenti in ciascuno dei tre paesi target (Londra, Francoforte e Mosca), verranno realizzate perseguendo i seguenti obiettivi: Implementare, presso i possibili buyer esteri, la conoscenza delle innumerevoli risorse culturali, naturalistiche, enogastronomiche e artigianali che il Distretto Turistico offre. Presentare, agli operatori internazionali, in forma esperienziale e incisiva i servizi e le strutture presenti sul territorio distrettuale. Aumentare il flusso di turisti in arrivo presso le aree del distretto, diversificandone i target e distribuendone i flussi in tutte le stagioni dell’anno. Valorizzare l’offerta e incuriosire i buyer verso quelle mete, soprattutto dell’entroterra, che attualmente risultano meno fruite. Sarà quindi indispensabile presentare al meglio gli itinerari ipotizzati dal Distretto e dare visibilità alle innumerevoli e importanti manifestazioni ed eventi che contraddistinguono il territorio.
Ecco di seguito il calendario degli incontri: London / 26th August 2015 /From  18.30 to  21.00 /*****The Homage Bar at Waldorf – The Waldorf Hilton- Aldwych.London.WC2B 4DD
 Frankfurt /02nd September 2015/From  18.30 to  21.00- *****Enit Room-Barckhausstr. 10 Aldwych-60325 Frankfurt am Main
 Mosca /31th  August 2015/***** Enit Room
60 operatori europei e non arriveranno sul territorio, cosa faranno? Dettaglio del programma e delle provenienze
I destinatari degli educational educational tour – press & influencers trip sono suddivisi in due macro-gruppi: –          Buyers – Tour operator e/o  agenti di viaggio operanti nei paesi target; –          Giornalisti, redattori,  autori,  blogger,  troupe  televisive paesi target
Date: 8 -11 Settembre 2015 – Il gruppo: 60 tra operatori e stampa:                  20 UK –                  20 Russia –                  20 Germania
Il progetto
L’idea progettuale che guiderà la creazione degli itinerari non è solo quella di realizzare un semplice itinerario turistico ma una vera e propria rete organizzata di imprese, enti ed istituzioni in grado di portare il territorio ed i suoi elementi distintivi (risorse ambientali, culturali, ecc.) a competere sui mercati globali, realizzando un progetto integrato del territorio e presentando e promuovendo i diversi soggetti coinvolti pubblici (Enti, Associazioni, ecc.) e privati (strutture ricettive, aziende agro-alimentari, ristoranti, botteghe di artigianato, ecc.) attraverso un’unica immagine.
Il programma di massima
Quattro giorni destinati alle bellezze turistiche e alle eccellenze produttive e turistiche del territorio. Un tour nel Distretto Turistico “Dea di Morgantina” luogo caratterizzato dalle bellezze architettoniche di Piazza Armerina, con le sue ville già patrimonio dell’UNESCO, dall’antica polis dell’area archeologica di Morgantina, passando attraverso i paesaggi tipici della zona, dal lago Pergusa alla Riserva Naturale Rossomanno, per giungere ad Enna, luogo in cui visse per diversi anni Andrea Camilleri, fenomeno letterario davvero unico e inimitabile diventato autore best-seller con il suo commissario Salvo Montalbano. Spazio anche alle eccellenze produttive del territorio con visite mirate ad alcuni dei principali produttori enogastronomici locali.

Il racconto di Cammilleri

*** Discovering the Tourist District “Goddess of Morgantina”

La Sicilia luogo incantato di profumi, colori e aromi che vi rapiranno per sempre, luogo di letteratura e storia lungo le tracce del commissario Montalbano e dello scrittore Andrea Camilleri
Londra incontra il magico territorio della Sicilia
Londra, 26 agosto 2015 -Tutta la bellezza del Distretto Turistico “Dea di Morgantina”, piccola gemma racchiusa nella Provincia di Enna, nel cuore dell’isola di Sicilia, incanterà Londra per una serata speciale dedicata alla presentazione della Provincia di Enna, in un viaggio tra tradizioni, culture e cibi tipici del noto Distretto e dell’intera regione.  Il Distretto Turistico “Dea di Morgantina” luogo caratterizzato dalle bellezze architettoniche di Piazza Armerina, con le sue ville già patrimonio dell’UNESCO, dall’antica polis dell’area archeologica di Morgantina, passando attraverso i paesaggi tipici della zona, dal lago Pergusa alla Riserva Naturale Rossomanno, per giungere ad Enna, luogo in cui visse per diversi anni Andrea Camilleri, fenomeno letterario davvero unico e inimitabile diventato autore best-seller con il suo commissario Salvo Montalbano.  Un successo da oltre 30 milioni di copie con titoli tradotti in tutto il mondo, che non fanno in tempo ad uscire ed entrano in testa alle classifiche dei più venduti, piacendo in Italia, all’estero e a lettori di tutte le età.
In quei due anni ennesi, proprio in quelle due stanzette, credo di essermi formato come scrittore”.
Questo il legame tra Andrea Camilleri ed Enna come lui stesso racconta nel documentario RAI Educational “Il luogo, la memoria”, dove lo scrittore narra in prima persona, alcuni episodi della sua vita e della sua Sicilia, in particolare gli anni dell’adolescenza trascorsi ad Enna, quando sente nascere il desiderio di scrivere.
 Di seguito il testo del racconto dello scrittore:
 “Ho vissuto ad Enna tra il ’46 e il ’48. Avevo 21 anni. Dal Belvedere guardavo i paesi vicini e nello stesso tempo lontani, i laghetti, i boschi, ora azzurri ora bianchi, a seconda della neve. Il paesaggio si poteva trasformare in mare, solo se si voleva. E questo pensiero mi consolò. L’aereo  passava sopra di noi. Io guardavo in alto e invece un uomo vicino a me guardava in basso e mi disse  “guardi che vola in basso.” Lui si chiamava Franco Cannarozzo e diventammo amici.  
Il nemico feroce di Enna si chiama freddo.
Passavo molto tempo a letto, con il passamontagna. Ascoltavo musica jazz e scrivevo poesie. Il mio brano preferito si chiamava “Sweet Georgia Browns”. E così trascorrevo i miei giorni. Avevo degli amici, Franco Enna, Salvatore Pasqua, Arnoldo Farina. Quest’ultimo era in grado di mangiare venti paste alla crema in una sola  giornata. Un giorno avvenne il miracolo, durante una mia passeggiata, mi imbattei nella biblioteca comunale, vi entrai: non c’era nessuno. Solo delle stufe e tanti libri. Un uomo mi chiese con distacco: “Desidera?” E io risposi laconico: “Nulla volevo guardare”
 Allora si presentò: “Sono l’avvocato Fontanazza, il direttore”.  Da quel giorno in biblioteca ci andai volentieri anche per il tepore che emanavano le stufe. Fontanazza lesse le mie poesie e  mi conquistai la sua fiducia. Mi apri’ le porte del tesoro: due stanze con i lasciti non schedati di Lanza e Savarese. Io in quelle due stanze mi persi e lì mi formai come scrittore. L’avvocato continuava a leggere i miei racconti e le mie poesie e continuava a rimproverarmi per i troppi errori di battitura. Nel 1947 vinsi il premio Firenze con una commedia. Poi mi trasferii a Serradifalco. Lì vivevo conoscendo luoghi e persone cominciai a percepire la memoria degli stessi luoghi, a intravedere le radici e mi insinuava il sospetto che il mare erodeva la memoria. Forse per questo i miti resistono alla Storia, solo perché vivono al centro dell’Isola. 
A Pergusa, dalle lacrime di Cerere nasceva il lago e si dava corso al ciclo della vita e della morte. Anche alle miniere di zolfo sono legati miti e leggende. I Siciliani vi hanno trascorso gran parte della loro esistenza. I sopravvissuti portavano il marchio del lavoro: nei polmoni o nella cassa toracica storpiata dall’eccesso di peso. La continua presenza della morte è un lascito della dominazione spagnola. Il senso della morte è un elemento connaturato di Siciliani. Il suo pensiero aiuta a vivere. La religiosità cade spesso in superstizione e trova il suo acume nel lutto religioso, con le rappresentazioni legate alla settimana santa ad Enna.
Le confraternite sono un unisono di sentimenti, una unione fraterna. Ma il cappuccio dei confrati in realtà isola l’individuo da quello che gli sta accanto, così il dolore è singolo.
Ogni Siciliano è un’isola nell’isola. Pertanto non direi sicilitudine, ma isolitudine. A Serradifalco vivevo la smania del viaggio. Prendevo il treno e vagavo per Enna, Calascibetta, Pietraperzia, come un viaggiatore incantato da una Sicilia sconosciuta e ogni paese, come Rosario nel libro di Vittorini, mi sembrava la più bella cittadina che vedevo, fino a che non mi recavo in un altro paese che mi sembrava ancora più bello ancora. Il mio ricordo vaga ad uno zio generale, patito di fumo, braccato un giorno dai tedeschi che minarono il suo nascondiglio. A quel punto dalle tegole si misero a piovere sigarette… Quanti pensieri legati alla guerra. Poi con lo sbarco degli Alleati cambiò tutto. Libertà e democrazia sono legate alle conquiste interiori. Cominciarono le migrazioni negli Usa. Troppi morti qui nelle miniere. I patti agrari soffocarono nel sangue. Il connubio tra mafia, banditismo, destra agraria portò alla strage di Portella della ginestra. E in questo contesto ecco l’elemento femminile che si sacrifica per l’uomo cui ubbidisce sempre.  Quante volte l’uomo siciliano non si è meritato la devozione della donna! Non ho mai creduto alla sottomissione del gentil sesso. L’esempio era mio nonno che commercializzava in zolfo, un uomo autoritario e potente, ma di notte sempre mite ai consigli della moglie. Le raccontava dei suoi affari e le chiedeva: “E tu che ne pensi Elvirù?”. A bassa voce. Non doveva  farlo sentire alla famiglia, altrimenti il gioco delle parti veniva smascherato. Eppure la mattina successiva scendeva nel suo ufficio e dava dimostrazione di avere preso decisioni importanti durante la notte che portava consiglio.
 Dopo svariati anni tornai ad Enna come assistente del regista Orazio Costa. A teatro Garibaldi il pubblico era gelido, e proprio lì  si ballava  a Carnevale, dai palchi come un festone, lunghi fili di salsiccia si snodavano, caratterizzando serate indimenticabili. Il mio ricordo è un  teatro pantagurelico. 
 La  Sicilia… che dire di questa isola? Che cambierà. Che la sottomissione al potente sarà cancellata. Che cambierà senza perdere la sua variegata identità e gli occhi delle ragazze non saranno più velati dalla malinconia”.