1° itinerario: Il Quartiere Ovest, l'Agorà , il Teatro

il Teatro

La visita guidata si limita al sito di Serra Orlando, cioè alla città  ellenistica, fondata dallo stesso  Ducezio, che raggiunse l'attuale assetto nel corso del IV secolo,  sotto l'egemonia di Siracusa.
L’ingresso è dalla biglietteria a pochi metri dal parcheggio, la visita inizia dal Quartiere Ovest, che è caratterizzato dal rigoroso impianto ortogonale e dalle bellissime case, tra cui sono degne di nota, per la ricchezza e la maestosità, nonché per la presenza di pregiagi pavimenti mosaicati, la Casa della Cisterna ad arco, la Casa del Palmento, la Casa Pappalardo e quella del Capitello Tuscanico. Da questa posizione il panorama dell’agora e della Cittadella è maestoso. Il quartiere è percorso dallo stenopos principale, percorrendolo in direzione sinistra si entra nella Plateia A, l’arteria principale della città, una strada lastricata, lungo la quale si affaccia molti edifici tra cui il Bouleuterion, sede del Consiglio cittadino, facilmente riconoscibile dall'esedra ad emiciclo.
Si esce direttamente nell’Agorà, la piazza, cuore pulsante delle poleis greche, dove si svolgeva la vita civile, politica ed economica. L’agorà di forma trapezoidale è circondata su tre lati da stoài. Siamo nello stoà nord lungo il quale si estende il gimnasium, spazio, probabilmente,  destinato alle attività sportive.
Procedendo verso sinistra incontriamo la Fontana Monumentale dedicata alle ninfe, caratterizzata da una doppia vasca, segue lo Stoà est, un grande portico colonnato. In fondo è situato il Pritaneion, la sede del Magistrato della città, destinata ad accogliere gli ospiti di riguardo, ma soprattutto a custodire il fuoco sacro. In questo edificio oggi vediamo chiaramente le sovrapposizioni di epoca romana, durante il quale fu adibito a termopolium, una specie di bar.
Quasi al centro dell’agorà c’è l’unico edificio romano, il Macellum,  un mercato coperto, quasi un centro commerciale ante litteram, in cui si notano la tholos centrale, destinata forse alla vendita delle granaglie, le botteghe e il themenos, un altare preesistente che fu inglobato nell’edificio romano. L’edificio fu costruito dopo la distruzione degli edifici pubblici dell’agorà, ce lo testimonia chiaramente la posizione asimmetrica rispetto all’asse della piazza.
Procedendo incontriamo i resti di piccoli templi e quindi ci ritroviamo sull’orlo del più conosciuto monumento di Morgantina:  l’Ekklesiasterion, l’ampia gradinata trapezoidale che ospitava l’assemblea cittadina  e che fu utilizzata come teatro fino a quando non ne fu costruito uno.
Lo spazio delimitato viene chiamato anche agorà inferiore (scavi recenti hanno rivelato che questa "piazza" si è formata su una discarica nel cui scavo sono stati trovati moltissimi cocci ceramici appartenenti in gran parte ad anfore puniche) ; da qui si accedeva al Santuario dedicato alle divinità ctonie: Persefone, Ade, Ermes, la Terra e tutti gli dei degli inferi.  È caratterizzato dalla presenza di due cortili contigui, con ambienti disposti tutt'intorno; il cortile meridionale, contraddistinto da diversi  altari e sacelli, si identifica come lo spazio riservato ai riti sacri; il cortile settentrionale, che era accessibile ai fedeli, contiene anche due piccole fornaci ed una fonte per i lavacri. Gli scavi successivi degli anni 80 e 90, hanno evidenziato l'antichità di questo edificio che risalirebbe al V sec. a.C.; in epoca ellenistica il santuario occupava solo la parte meridionale, quella settentrionale ospitava invece un grande mercato coperto; solo dopo la conquista romana la parte nord diventerà area sacra, nel cortile sorgeranno due altari, entrambi rettangolari, dedicati ai culti degli occupanti, gli ispani, mentre quello meridionale manterrà il culto a Persefone e le altre divinità dell'Ade.
Di fronte all'ingresso ovest del santuario c'è  il Teatro, sulla cui gradinata si legge la dedicatio a Dioniso da parte di un certo Eucleide. Si conservano la gradinata, crollata sul lato sinistro ed oggi restaurata, l’orchestra  e i ruderi della scena. Il teatro da alcuni anni ospita in estate delle manifestazioni teatrali.

2° itinerario: I Granai, le Fornaci, il Quartiere Est, le Terme

Casa de Capitello Dorico

I granai e le fornaci
Procedendo verso sud-est  incontriamo il  Granaio est, al suo interno ci sono delle piccole fornaci per la produzione della ceramica; una più grande conserva quasi intatto il  prefurnio e l’appoggio per i vasi. Lungo lo stesso lato, in fondo, a ridosso delle antiche mura, troviamo la Fornace grande, un vero e proprio monumento, con due prefurni e,  al centro,  la camera di combustione e la grande camera di cottura.
Il Quartiere Est
Ritorniamo sui nostri passi fino al Prytaneion, in questo edificio è leggibile la tipica architettura della casa ellenistica, con il cortile porticato e le stanze disposte tutte intorno; lo costeggiamo salendo verso il Quartiere est.
In cima c’è la Casa del capitello dorico o "del saluto",  la cui struttura ci permette di leggere nei suoi elementi essenziali l’architettura della casa ellenistica. Vi si può ammirare  l’ampio cortile con peristilio, gli eleganti pavimenti in cocciopesto, tra cui quello mosaicato con la scritta “eukei”. Degni di nota sono gli elementi strutturali come le colonne fittili  e le cisterne per la raccolta delle acque piovane. Leggibile la divisione tra spazi comuni e appartamenti privati.
Andando ancora a destra troviamo la Casa di Ganimede, così chiamata per la presenza del mosaico rappresentante il ratto di Ganimede. La suddivisione in due parti dell’ampio cortile rettangolare, circondato da peristilio, testimonia l’utilizzo che ne fecero i mercenari ispani e il ridimensionamento della città in epoca romana.
Tornando verso il Teatro lo si costeggi per risalire verso la biglietteria, si incontra un altro santuario e la splendida Casa del Magistrato.   Se ancora si ha qualche momento, prima di uscire dal Parco, vale la pena fare un centinaio di metri per visitare l'Edificio Termale di Contrada Agnese, uno dei monumenti più interessanti di Morgantina. L’edificio, uno dei pochissimi esempi di Terme Ellenistiche, è caratterizzato da una sala circolare con copertura a volta e dalle piscine con copertura a botte, entrambe le coperture sono ottenute con un originale sistema di tubuli fittili uniti ad incastro e poi intonacati, che sono statai trovati in grandi quantità nello scavo..