Il mio primo comizio: a cosa serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?

comizio3 comizio2….è andato  bene nonostante tutto: già eravamo stretti fra il comizio di Costanzo e quello di Lacchiana, avevamo appena 50 minuti scarsi e gli impiantisti dell’amplificazione continuavano ad avere problemi e infine, per non farci mancare nulla, ha cominciato a piovigginare…… quando siamo saliti sul palco abbiamo dovuto tagliare altri due interventi e abbiamo ridotto all’osso i testi del moderatore, Angelo Cultreri. Mi ha dato subito la parola e a quel punto  ho cominciato ad improvvisare, mi avevano detto che avrei avuto un leggìo ma non c’era neppure quello, completamente a braccio! Dicono che sia andato bene, che il messaggio è arrivato diretto ed efficace, ma io avrei voluto avere un po’ di tempo e calma in più per organizzare meglio il tutto. Era il mio primo appuntamento in piazza con il pubblico e quindi mi ero pure preparato un bel fervorino, ma sono contenta di come è andata, non è stato necessario cercare le parole che fluivano facilmente perchè quel programma, quei principi enunciati sono vissuti sulla nostra esperienza di questi giorni. non avevano bisogno di richiami. Vorrei solo correggere un dato che nella foga ho travisato: parlavo del sostegno da dare ai forestali che trepidano per la chiamata che tarda ad arrivare e si preannuncia con una riduzione di ore lavorative, ho detto che più di cinquecento famiglie vivono grazie alla “forestale” il dato va riferito non solo ad Aidone ma al distretto di cui Aidone fa parte insieme a Piazza Armerina, Barrafranca e Pietraperzia. Mi sono documentata sui dati reali relativi alla graduatoria 2014:  sono inseriti 580 lavoratori stagionali più 200 lavoratori addetti al servizio antincendio. In ogni caso sono numeri importanti per l’economia del nostro territorio, se ne può valutare il danno se pensiamo che dal 1995 questa graduatoria non viene integrata, che praticamente si è dimezzata per pensionamenti, morti, cancellazioni senza che mai questi lavoratori siano stati sostituiti.  Mi propongo di scrivere un articolo sulla condizione di questi lavoratori che in questi anni hanno impedito l’ulteriore spopolamento dei nostri paesi. 

Mi piace qui  di seguito  accennare ad alcuni dei passaggi  del discorso o meglio degli appunti che mi ero preparata,  

Ringrazio quanti mi hanno fatto la proposta, Io ho creduto in queste persone, ribadisco il termine PERSONE, che mi hanno  onorato con la loro scelta, che mi hanno stanato dalla mia vita e dai miei impegni, che mi stanno sostenendo, che hanno voglia di mettere la loro esperienza  e il proprio l’entusiasmo al servizio di un progetto di rinascita e sviluppo……… ringrazio la squadra che dal primo momento mi sta collaborando con un concorso di idee, mettendo al servizio di questo progetto in modo generoso ed entusiastico le proprie competenze, hanno saputo veicolare il messaggio su tutti i mezzi in modo che perfino i professionisti della comunicazione invidierebbero: manifesti, brochure, sito internet, pagine su FB e infine regalandomi un video che è veramente un atto di affetto incondizionato; ringrazio tutti i candidati consiglieri per l’impegno che stanno profondendo

IO ho deciso di non  restare a guardare

perchè non si può stare a guardare mentre i nostri giovani continuano a partire, dissanguando il nostro paese, e non partono solo per cercare esperienze e opportunità nuove ma partono perché hanno perso la speranza, hanno visto i loro sogni infrangersi, i loro investimenti sfumare e come i loro zii, i loro nonni solo emigrando pensano di potere avere una chance

Non si può stare a guardare mentre il nostro paese scivola sempre più nel degrado, con le case abbandonate e le strade coperte di erbacce; la villa, gioiello ed orgoglio di tutti gli aidonesi, totalmente abbandonata, i parchi gioco dove non mandereste mai i vostri figli a giocare,

Non si può stare a guardare mentre dai nostri rubinetti continua a scorrere acqua sporca e melmosa dal colore marroncino che paghiamo come se fosse champagne, mentre dall’altra parte siamo costretti a comprare litri e litri di acqua minerale

Non si può stare a guardare senza rabbrividire di vergogna quando i malcapitati turisti arrivano al Museo e a Morgantina e non trovano un bagno, manco a pagarlo, perché non è possibile più assicurarne la pulizia, e mentre il sito annega nell’erba, i servizi igienici non esistono, la pulizia è un miraggio non abbiamo alcuna notizia o trasparenza sull’uso della percentuale del costo biglietti che finisce nelle casse del comune….. (il parco, lo sapevate che attualmente solo le soprintendenze di Enna e Caltanissetta non hanno ancora risposto alla richiesta della regione di attivarsi per definire la perimetrazione dei parchi, e così le altre soprintendenze come quella di Siracusa  hanno fatto la parte dei leoni, costituendo il parco di Siracusa e di.. cosa è stato fatto per sollecitare la soprintendenza in letargo.

E l’elenco potrebbe continuare per  un ora…

E allora, quando mi è stato proposto di scendere in campo, nonostante i dubbi, le perplessità, le mille volte che mi sono detto e mi è stato detto “chi te lo fa fare?

Mi sono detta che non si può ancora restare a guardare, mi sono risuonate le parole di  don Milani : A che serve avere le mani pulite se si tengono  in tasca?

C’è una rassegnata disperazione, un disfattismo che non è facile scardinare, la convinzione che nulla possa cambiare perché “ na vota ch’ cchian’n  dda supra su tutt’ i stess’ “; io mi ribello a questa rassegnazione pessimistica, mi ribello alla convinzione che niente possa cambiare se lo credessi non sarei qui in questo momento, io penso e credo fermamente che le cose possono e devono cambiare ma questo non avverrà se si continua a votare sempre con le stesse logiche, logiche che di fedeltà alla ideologie dei partiti, logiche clientelari o logiche famigliari e di clan.

Nel momento in cui ho deciso di accettare la proposta, agli amici e ai tanti giovani che mi spingevano, ho chiesto che fosse osservato un principio, per me irrinunciabile: NON AD OGNI COSTO!

Non serve vincere ad ogni costo se poi è impossibile governare.  Da anni ormai vediamo come per vincere si imbarca chiunque, si accetta qualunque compromesso, si compongono liste arcobaleno, si firmano cambiali in bianco… qual è stato il costo per il nostro paese?

NON ad ogni costo restare incollati alla poltrona se si fallisce l’obbiettivo primario che è quello del cambiamento vero, se si deve amministrare subendo il ricatto continuo di gruppi e singoli, se si perde di vista il motivo per cui ci si è messi in gioco o semplicemente se si realizza di essere incapaci di amministrare… a tutto c’è un limite e in ogni caso non mi appartiene la presunzione di essere l’unica depositaria della verità. Quello che è certo è che non condannerei il mio paese ad altri cinque anni di immobilismo,  di occasioni perse… penso che tutti abbiamo capito  che a lungo andare i giochi, gli intrighi, i ricatti, le manovre più o meno lecite non pagano, spesso si ritorcono contro chi li mette in atto, ma sempre ed in ogni caso  danneggiano l’amministrazione stessa, il paese e gli aidonesi tutti.

Io voglio e vorrò continuare a stare tra la gente, a guardare negli occhi il mio interlocutore, anche quello che mi dice cose sgradevoli, con la certezza che avrò fatto il possibile per rispondere alla sua esigenza…  se questo non dovesse accadere dovrò cedere il passo a chi sarà più capace di me.

Io mi auguro una sola cosa che questa sia l’ultima campagna elettorale in cui dobbiamo usare come parola d’ordine il cambiamento a 360°, nel verso, nella forma… mi auguro che questa che comincia sia un’amministrazione di transizione nella quale si dia la possibilità ai più giovani e alle donne  di formarsi e di essere pronti a prendere in mano finalmente il loro destino e quello del loro paese, per questo la nostra generazione non deve fallire questo momento e passare loro una staffetta forte e scevra delle vecchie scorze…

Nel porta a porta, non fatto non mettendo volantini nelle buche delle lettere o sotto la porta, ma entrando nelle case della gente, ascoltando le loro lagnanze, le loro rivendicazione, – le lagnanze nei confronti di un’amministrazione che per cinque anni è stata sentita come lontana, assente, sorda alle richieste anche accorate di chi ha bisogno: perché, se uno sta bene e non ha bisogno di qualcosa non si sogna di andare a bussare alla porta del sindaco per il piacere di salutarlo o a fare la file dietro la porta  dell’impiegato di turno per il piacere di sentirsi dare dell’importuno-  in questo porta a porta  ti rendi conto di quale sia la condizione vera della nostra gente e del nostro paese, capisci che la gente non si aspetta miracoli e non chiede elemosina ma vuole prima di tutto essere ascoltata, vuole che il suo problema, la sua voce venga semplicemente presa in considerazione, vuole lavorare per contribuire alla rinascita del paese a cui, nonostante tutto,  tutti sono molto attaccati. Senti che la gente è disposta a collaborare se chiamata in causa, ascoltata, responsabilizzata…

La gente vuole sentirsi dire le cose belle che faremo, ma soprattutto vuole sentirsi dire che ci saremo, che la porta del sindaco e dei suoi delegati sarà sempre aperta, che si sia lì anche semplicemente per ascoltare, non chiede miracoli ma pretende certamente che ci si attivi per risolvere i problemi, senza rinviarli sine die senza dare risposte e soprattutto che li si guardi negli occhi anche per dire che non si è capaci di risolvere il suo problema. Non si aspettano che si facciano miracoli ma certo pretendono che amministratori, dirigenti e impiegati del comune abbiano la capacità di ascoltare e la competenza per risolvere i problemi senza far fare alla gente il giro delle sette chiese.

Non siamo qui per fare promesse ma tutti noi  di “Noi Aidone”, candidati, collaboratori, simpatizzanti  condividiamo un progetto, un sogno con i piedi per terra, abbiamo osservato, ascoltato e il nostro programma ha l’ambizione di volere dare risposte alle esigenze che sono emerse e che sono tantissime, alcune richiederanno un lavoro duro e continuato altri potranno essere risolte con un po’ di buon senso e quasi a costo zero.

La gente che è stata costretta a salire  – salire già questo salire ci fa pensare la fatica di farlo-   al comune a chiedere anche un piccolo aiuto economico si è sentito rispondere che le casse sono vuote: Noi creeremo un fondo di solidarietà e sviluppo, non estemporaneo ma creando un capitolo ad hoc nel Bilancio, con i risparmi ottenuti da un congruo ridimensionamento di tutte le indennità e degli sprechi– di sindaco, assessori, consiglieri e sarà chiesto anche ai dirigenti di contribuire a questo fondo perché con la crisi che continua tutti quelli che possiamo, dobbiamo dare un contributo, siamo obbligati a farlo… –  Ripeto le indennità saranno ridimensionate e certamente la somma di questi risparmi, che faremo tutti, sarà superiore all’indennità del solo sindaco, la destinazione dei risparmio non sarà destinata all’elemosina, quella lasciamola alla carità privata, il pubblico ha bisogno di trasparenza anche nella gestione di queste risorse.

Trasparenza un’altra categoria che deve diventare prassi, nel bene e nel male è giusto che gli aidonesi sappiano cosa avviene “dda supra”; oggi abbiamo tutti i mezzi per farlo, la mancanza di comunicazione e trasparenza spesso si ritorce contro l’amministrazione che la pratica perché la gente non è messa in condizione di condividere decisioni importanti  e difficili che vede come imposizioni o vessazioni, e spesso non è messa al corrente neppure delle cose positive che l’amministrazione fa bene. Una comunicazione efficace, puntuale non deve fare paura, è peggio quando le cose si sanno in maniera distorta e per vie traverse…

I problemi da affrontare sono tantissimi ma ce ne sono due che ritornano di continuo sulla bocca di tutti gli aidonesi, l’acqua e la spazatura: la fornitura idrica, l’acqua, che continua ad  essere costosa ma insufficiente nella quantità e pessima nella qualità al limite della non potabilità  e l’annoso problema dei rifiuti di cui tutti in questi ultimi mesi abbiamo subito  il meleodorante olezzo e la vista oscena. Non è il caso di dilungarsi sulla situazione che è sotto gli occhi di tutti, ma certo ci si deve impegnare fino allo spasimo per risolvere una volta per tutti il problema. Si devono costituire dei tavoli di studio del problema  per trovare la soluzione migliore e più praticabile e a nessuno sfugge la difficoltà. Non sappiamo ancora per quanto tempo dovremo pagare le conseguenze della scellerata gestione gestione dell’ATO, che ha fatto solo gli interessi di amici e sodali lasciando le popolazioni letteralmente nella m. …monnezza e costringendola a pagare un costo economico esagerato e sicuramente per nulla corrispondente al servizio offerto, chiedetelo ad un anziano  quanto paga all’anno: quei pochi chilogrammi di immondizia che produce e come se li ricomprasse a peso d’oro…

Devono essere denunciate tutte le inadempienze, tutte le volte che l’ATO, e chi ha agito dopo il suo fallimento,  è venuta meno agli impegni contrattuali, deve trovarsi una soluzione quanto più possibile controllata dal Comune stesso o in consorzio con comuni vicini che condividono la stessa problematica, una soluzione potrebbe essere la costituzione dell’A.R.O  (l’Ambito di raccolta ottimale), la buona notizia è che è stata rinviata a settembre la costituzione della  S.r.r. (Società di regolamentazione rifiuti) che si delinea come un carrozzone clientelare come e peggio dell’ATO in liquidazione,  sul quale saliranno i soliti noti per arraffare quello poco che resta, ci sarà modo di capire se l’adesione non sia un nuovo capestro per la nostra comunità e le nostre finanze e se così fosse dobbiamo tutti essere uniti per poterne stare alla larga. Comunque l’obiettivo ormai irrinunciabile che si deve perseguire è quello di fare la vera raccolta differenziata con la possibilità di averne uno sconto sulla bolletta o un qualunque tipo di incentivo, creare o riattivare le isole ecologiche per  non vedere più sulle strade i rifiuti ingombranti, creare dei punti di raccolta dell’indifferenziata con l’impegno che devono essere svuotate tutti i giorni e per questo sarà importante valorizzare il personale  razionalizzare e organizzarne meglio il lavoro e soprattutto non lasciare gli operai a pietire il giusto compenso nei tempi e nei termini contrattuali…

Lo stesso dicasi per l’L’ACQUA:  è arrivato il momento di mettere Acquaenna con le spalle al muro per assolvere a tutti gli obblighi contrattuali, che sono prima di tutto quello di fornire acqua potabile non una melma maleodorante e di farlo costantemente, quello di depurare le acque reflue cosa che non viene fatta da più di dieci anni mentre noi continuiamo a pagare per il funzionamento del depuratore… denunciare tutte le inadempienze e, laddove continueranno a fare gli gnorri, proporre all’assessore regionale la richiesta di rescissione del contratto di gestione del servizio idrico….

L‘altra pressante richiesta che la gente ci fa è quella del lavoro, Non promettiamo posti di lavoro, nessuno oggi può farlo tranne che  non sia in malafede ma ci impegniamo a percorrere tutte le strade possibili perché si creino, si incentivino,  delle occasioni di lavoro o almeno delle esperienze lavorative temporanee utili alla crescita professionale come possono essere i cantieri di lavoro o il servizio civile; si metteranno in essere tutti quegli strumenti utili  che sono a disposizione dei comuni e che spesso non vengono attivati per mancanza di personale competenti a gestirli, sto pensando ai Voucer dell’INPS e alle borse lavoro, ai fondi europei, penso alla possibilità di intercettare investimenti di privati  che garantiscano la crescita turistica di Aidone ma anche l’occupazione di giovani aidonesi nella costruzione e gestione delle strutture… e per questo dico ai giovani preparatevi a questi eventi, che sicuramente verranno, studiate bene le lingue… ho da tempo un progetto  che dallo scanno di sindaco si può realizzare, quello di coinvolgere le comunità di aidonesi all’estero per ospitare chi vuole fare esperienza………….Io ci sto, Noi ci stiamo