IL MIO PROGRAMMA per amministrare Aidone

“Sognare pragmaticamente” programma della lista civica “Noi Aidone” e della candidata a Sindaco Franca Ciantiail mio programma

 Il tempo di sognare è tornato, dopo anni di grigia amministrazione, dal basso viene una domanda di riscatto e di crescita che non può essere relegata solo alla buona amministrazione ma deve spronarci a volare più alto e concederci di sognare un futuro per i nostri figli, i nostri nipoti, il nostro paese. Un futuro diverso sarà possibile se si riesce a concepire e mettere in atto un cambiamento di rotta a 360° , che converga verso un unico obiettivo: perseguire il bene comune. Per fare ciò innanzitutto bisogna guardare oltre il quotidiano per immaginare e programmare il futuro,  superare l’ amministrazione del solo contingente, del vivere alla giornata, sommersi dai problemi giornalieri, dell’inseguire o  meglio lasciarsi inseguire dall’emergenza e dalle scadenze. Presupposto altrettanto indispensabile è quello di entrare nell’ottica di amministrare NON CONTRO ma PER, NON CONTRO o a favore delle parti, degli interessi di bottega,  ma PER fare quanto è utile alla crescita e allo sviluppo della comunità intera e della nostra bella cittadina.

Queste brevi linee programmatiche non hanno la pretesa di esaurire tutte le esigenze della nostra comunità ma vogliono essere una risposta a quanto emerge da una osservazione appena superficiale di tutti i bisogni, le carenze, le debolezze cui l’azione amministrativa messa in campo fin qui ha dato risposte insufficienti. Non vogliono essere neppure un libro dei sogni né una mera elencazione di principi retoricamente coniugati. L’elencazione degli obiettivi,  un po’ disordinata,  si dipana lungo tre direttive principali: l’esigenza prima di tutto di cambiare metodo  nel modo di affrontare la realtà e dispiegare l’azione amministrativa, le azioni da mettere in atto per promuovere la crescita e lo sviluppo, e le politiche socio-culturali-assistenziali.  Il pregio di questo programma è che  ogni proposizione, ogni parola è stata discussa e condivisa da un gruppo di lavoro in cui l’entusiasmo, le giuste rivendicazioni dei giovani e delle donne, è stata temperata e avvalorata da quanti hanno dalla loro un patrimonio di esperienza consolidato in anni di amministrazione o presenza nei consigli comunali. Il risultato è un programma realizzabile, fatto tenendo bene i piedi per terra, senza però negarsi il dovere di spingere lo sguardo oltre,  per progettare un futuro che trattenga e renda anzi attraente il restare in Aidone.

 

a 360°: Cambiamento di metodo nell’affrontare i problemi e le situazioni, le relazioni e i rapporti. Le parole chiave di questo nuovo approccio sono valorizzare, semplificare, creare sinergie, collaborare, comunicare efficacemente, eliminare sprechi e creare opportunità.

  • Approccio non ideologico: l’unica cosa che ci preme è il BENE COMUNE e la CRESCITA di Aidone e degli aidonesi e per questo non c’è ideologia che tenga, i grandi pronunciamenti retorici e di principio lasciamoli alle sedi adeguate, al Parlamento.
  • Valorizzare le differenze, la libera iniziativa da cercare e favorire.
  • Valorizzare in tutti i modi la creatività, l’arte, il teatro, la musica, il patrimonio culturale, storico, monumentale e librario.
  • Valorizzare il ruolo delle associazioni e del volontariato. Senza il loro contributo qualsiasi politica socio-culturale è destinata alla sterilità.
  • Valorizzare le risorse umane: responsabilizzare il Consiglio Comunale, attivare commissioni consigliari aperte anche al contributo di competenze esterne; responsabilizzare i dipendenti valorizzando competenze e merito (ci sono figure delle quali non si hanno assolutamente elementi per valutare l’operato da parte del cittadino che paga le tasse e i loro emolumenti: ci si si chiede che fine abbia fatto il difensore civico,  se i revisori dei conti facciano il loro lavoro, quanti  siano gli incarichi  extra organico, distribuiti in genere in modo clientelare! È stato mai fatto un monitoraggio delle loro attività  e dei risultati? Quanti incarichi resistono solo per esigenze clientelari e non sono di utilità a nessuno?)
  • Valorizzare e fruire tutti i beni e le risorse del patrimonio comunale, anche con l’affidamento ai privati e alle associazioni che si impegnino per la crescita culturale, sociale, economica del paese e della popolazione. Naturalmente l’affidamento va dato a determinate condizioni e previa  valutazione dell’utile certo che ne verrà al Comune ed alla comunità tutta.
  • Creare sinergie: le buone idee, i buoni progetti, le competenze non appartengono in esclusiva ad una sola parte ma possono venire da tutti, soprattutto dall’associazionismo.
  • Cogliere tutte le opportunità che possono giungere da investimenti di privati aidonesi e “forestieri”, ma soprattutto dai fondi europei, creando un apposito sportello per accogliere, informare,   indirizzare ed aiutare nella progettazione i privati e l’ente.
  • Spending review – Rivedere la spesa comunale: tagliare sprechi e spese inefficienti, ridurre le indennità di amministratori, consiglieri e dirigenti;  collaborare con i comuni viciniori per la gestione di servizi in rete; con i risparmi realizzati,  fin dal primo Bilancio, creare un fondo di solidarietà e di incentivo allo sviluppo.
  •  Comunicare  efficacemente e con TRASPARENZA: non ci si può lamentare a posteriori che la gente è passiva, che si sveglia ogni cinque anni in vista delle elezioni, se la prassi è stata sempre che, una volta arrivati al “potere” , ci si convince che, per mantenerlo integro, l’unico sistema è quello di far accadere le cose nelle segrete stanze. È necessario costruire una prassi di comunicazione come informazione e ascolto reciproco cittadino-amministrazione;  “c’è posta per te” attivare una linea diretta con amministratori e consiglieri; garantire  trasparenza e pubblicizzazione degli atti e delle spese amministrative dandosi anche delle scadenze per la verifica dello stato dell’arte.  Creare una linea diretta tra Amministrazione-Consiglio  e cittadini, con spazi dedicati sul sito internet, rapporti diretti se pur organizzati; è altresì opportuno valorizzare ed ottimizzare l’ufficio URP, e soprattutto favorire un nuovo approccio-rapporto dei dipendenti con i cittadini  che deve essere trasparente, corretto e gentile.
  •  REALIZZARE IL SITO INTERNET DEL COMUNE efficace ed efficiente per fornire informazione e servizio ai cittadini, alle imprese, ai contribuenti ed ai turisti; procedere alla digitalizzazione degli archivi e della biblioteca e all’erogazione dei servizi on line.
  •  Modificare il nome Aidone in Aidone-Morgantina
  • Facilitare: la burocrazia comunale deve remare insieme all’amministrazione e alla cittadinanza per risolvere i problemi; è necessario però anche valorizzare le capacità e le competenze per renderle protagoniste attive della crescita. Facilitare l’accesso ai servizi sia ai cittadini che alle imprese; snellire e semplificare gli iter burocratici

 

 

A 360° PER PROMUOVERE E FAVORIRE CRESCITA E SVILUPPO

 

Aidone negli ultimi cinque anni ha vissuto delle opportunità e delle occasioni irripetibili che avrebbero dovuto fare da volano alla crescita e allo sviluppo. Le aspettative, create dai “ritorni delle dee”  -gli eventi di Morgantina 2009-2012-,  sono andate deluse, i cittadini si sentono frustrati nelle loro speranze e anche negli investimenti che avevano fatto credendo alle possibilità di crescita turistica che si sono rivelati  inesistenti. Certo non ci può essere sviluppo turistico senza strutture ricettive e infrastrutture adeguate e quindi il primo passo deve essere in questa direzione. L’altro passo immediato è di cambiamento di prospettiva: lo sviluppo turistico non può essere esclusivamente legato al sito archeologico e alla “Venere”, ma si deve estendere alla valorizzazione del notevole patrimonio ambientale, naturalistico, agrario, culturale e storico per intercettare una domanda diversa e diversificata. Un ruolo importante in questo processo può essere svolto dall’unico istituto di Istruzione Superiore “La Scuola Agraria”. Quelle che seguono sono solo alcune delle direttrici di sviluppo turistico ed imprenditoriale, da implementare e arricchire.

→ TURISMO:

  • promuoverlo come accoglienza, offerta culturale, valorizzazione e fruizione del patrimonio ambientale;
  • promuovere la nascita di strutture alberghiere e intanto  valorizzare quelle esistenti, consistenti in bed & breakfast, organizzandone  l’offerta  sul sito internet del comune  e garantendo standard di qualità e di servizi; promuovere ed incentivare l’adeguamento delle strutture ricettive, ristoranti e bar esistenti perchè i servizi offerti rispondano a canoni e standard nazionali ed europei.
  • cercare e stimolare l’azione dei tour operator con l’offerta di pacchetti turistici che attraggano e trattengano il turista;
  • utilizzare  i fondi europei per creare informazione, itinerari e nuove opportunità di sviluppo turistico ambientale, per i quali il nostro territorio è particolarmente vocato;
  • promuovere nuove opportunità di sviluppo turistico ambientale con percorsi alternativi tematici, gastronomici, culturali, per escursionisti a piedi, a cavallo, in bici o in moto; promuovere la realizzazione di campi per attività di volo libero in parapendio e deltaplano, di softair e in genere di attività all’aperto;
  • portare i turisti in Aidone non solo per vedere, con toccata e fuga, la “Venere” o Morgantina ma attrarli e trattenerli  con una offerta turistica alternativa che si leghi al ricchissimo patrimonio  naturale e a quello storico e culturale (dialetto galloitalico, biblioteca);
  • programmare annualmente eventi e manifestazioni: accogliere ed organizzare tutte le iniziative del Comune, delle associazioni e dei privati  attraverso un bando annuale di “Manifestazione di Interesse”, per evitare l’accavallarsi di più eventi nella stessa giornata, dare il giusto risalto a ciascuna manifestazione, gestire in modo razionale e non clientelare il badget disponibile. Per coordinare il tutto sarebbe opportuna l’istituzione di un comitato di cui facciano parte rappresentanti di tutte le componenti sociali.

 

→ Impresa e LAVORO: L’inarrestabile emorragia di giovani, lavoratori disoccupati  e famiglie, che  hanno ripreso a la strada del nord Italia e della Germania, hanno fatto scendere la popolazione al di sotto dei 5.000 abitanti, come risulta dai dati ISTAT: dai  6004 abitanti del 2001 ai  4929 del  2011, per giungere ai i 4.891 del  2012. E’ indispensabile mettere in atto tutto quanto è possibile per riportare la popolazione nuovamente al di sopra dei 5000 abitanti, per scongiurare il rischio previsto dalle nuove normative che obbligheranno i comuni al di sotto dei 5000 abitanti ad accorpamenti di servizi e funzioni. Pertanto è necessario attivare ogni utile iniziativa mirata alla promozione di azioni di sviluppo locale che, coinvolgendo tutti gli operatori economici, possano individuare nuove possibilità di sbocchi occupazionali e professionali con particolare riferimento all’incentivazione dell’imprenditorialità.

  • preservare, incentivare, promuovere le attività produttive esistenti con attenzione particolare alle imprese agricole, zootecniche, artigiane coinvolgendo anche le le associazioni di categoria;
  • rimettere agricoltura e zootecnia, che continuano ad essere le attività economiche prevalenti del territorio, al centro dell’attenzione, favorendone il rilancio e la commercializzazione dei prodotti anche con lo sfruttamento delle nuove tecnologie, ponendo la giusta attenzione alle condizioni delle strade rurali e favorendo tutte le iniziative che aiutino la crescita  dell’imprenditoria in questi settori.
  • valorizzare il ruolo e il contributo che, nella prospettiva di crescita  e sviluppo dell’agricoltura, può dare l’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, l’unico Istituto Secondario Superiore  di Aidone.
  • promuovere e favorire la cooperazione per la commercializzazione dei prodotti tipici locali  e promuovere la loro conoscenza attraverso manifestazioni, sagre, attività di studi e ricerca;
  • recuperare e rispristinare le attività artigianali non più praticate, valorizzando le competenze e favorendo l’apprendistato;
  • valorizzare, riqualificare e potenziare gli insediamenti della ZONA ARTIGIANALE;
  • sostenere l’occupazione esistente, messa a rischio dai continui tagli del governo regionale, compresa  quella dei lavoratori forestali;  non bisogna dimenticare il gran numero di famiglie che grazie a questo lavoro, se pur precario, sopravvivono e resistono in Aidone;
  • favorire in tutti i modi l’iniziativa individuale per la creazione di imprese e occasioni occupazionale, anche con l’attivazione degli sportelli: SUAP – Sportello Unico Attività Produttive  e SUE Sportello Unico per l’Edilizia e con accesso attivo anche telefonico e telematico,  altri comuni realizzano già “l’impresa in un giorno”;
  • creare lo Sportello per i Fondi di Investimento, per intercettare fondi europei con progetti validi e finalizzati alla crescita culturale ed economica di Aidone;
  • accogliere e facilitare le imprese che si impegnano a formare e occupare lavoratori aidonesi;
  • regolarizzare la presenza degli  ambulanti regolari e  “stanziali” e favorire la nascita di mercatini rionali nei quartieri storici.

 

→   INFRASTRUTTURE:

  • mettere in atto iniziative forti per sollecitare gli enti competenti ad assicurare l’agibilità e la sicurezza della SS 288,  delle strade provinciali;
  • porre  particolare attenzione alla percorribilità delle strade rurali;
  • portare a compimento la via Ciappa, con lo sbocco in via Lorenzo Cammarata, una importante via di fuga  dalla Piazza Europa, sede dell’Ufficio Postale, sulla quale insistono strade strette e disagevoli come la via Sac. Truppia e la stessa Via Adelasia;
  • mettere in sicurezza le strade che possono funzionare da circonvallazione come la Via Randazzo tra la Piazza della Buona Volontà e la via  Bartolomeo Gioieni;
  • WI-FI zone libera e gratuita: realizzare delle isole con WI-FI gratuita disseminate nei punti strategici del paese, utilizzabile dai cittadini e dai turisti;
  • mettere in atto azioni forti nei riguardi dell’azienda erogatrice per assicurare l’approvvigionamento e la potabilità dell’acqua e per rimettere in uso e potenziare i depuratori, per il funzionamento dei quali da i cittadini pagano le tasse, convogliarvi le fognature  a cielo aperto che ancora esistono nelle adiacenze del paese e che contravvengono qualunque norma di sicurezza e salute pubblica.

 

CIMITERO:  C’è la tendenza a rimuovere il problema ma anche questo fa parte della vita del paese ed è anche un biglietto da visita, forse il primo importante, da mostrare ai tanti “forestieri aidonesi” che lo frequentano. È indispensabile realizzare:

  • Il censimento e la realizzazione della mappa consultabile anche online  (a partire dalla mappa di Google), il censimento  dei concessionari e delle concessioni in scadenza;
  • l’ampliamento da promuovere anche con la prevendita di loculi e spazi per cappelle; la creazione dei deposito di rifiuti speciali, di una “cappella” di deposito e transizione, di loculi comunali e crematorio;
  • manutenzione e fruizione: il nostro è riconosciuto come uno dei più bei cimiteri anche perché  abbastanza mantenuto nel suo disegno originario, non lo si può lasciare per un anno intero tra le erbacce, né limitarne come oggi l’accesso. È necessaria dunque un’opera ordinaria di manutenzione e una razionalizzazione della turnazione dei custodi. È necessario assicurare l’apertura continuata anche con l’ausilio di sistemi di video sorveglianza

 

→   DECORO URBANOAidone potrebbe essere veramente una bomboniera, ma il gran numero di case abbandonate, la pulizia delle strade sommaria e discontinua, i comportamenti privati incivili, la stanno rendendo sempre di più un paese degradato e poco accogliente, per il suo recupero è necessario potenziare e rendere frequenti e regolari la pulizia da parte degli addetti ma anche sensibilizzare la cittadinanza a mettere in atto comportamenti civili e responsabili, e procedere a:

  • recuperare il verde pubblico di giardini e aiuole,  coinvolgendo nella manutenzione e salvaguardia  abitanti, commercianti e associazioni;
  • monitorare le case abbandonate dei quartieri storici, anche attraverso progetti specifici da affidare a giovani professionisti, per  incentivarne il recupero, ormai indispensabile non solo per motivi di decoro urbano ma anche per questioni di sicurezza;
  • incentivare, soprattutto nel quartiere di San Giacomo-San Lorenzo, la sostituzione di tutte le vasche di riserva idriche, posizionate sui tetti, con l’interramento e, laddove non è possibile, con contenitori di materiale e colore adeguato al contesto;
  • mettere in atto campagne di informazione per  ottenere la responsabilizzazione e la  collaborazione di tutti i cittadini.

 

AMBIENTE ED ENERGIE ALTERNATIVE: sempre più frequentemente in tutta Italia, ma anche in Sicilia,  nascono e si diffondono iniziative da parte di comuni che affrontano le problematiche ambientali con buoni risultati e in modo originale ed economicamente conveniente. Guardare a statuti come quelli dell’Associazione dei Comuni Virtuosi e all’Associazione dei Borghi autentici, dove la crescita si coniuga alla sostenibilità ambientale, può essere utile ed economico per promuovere una crescita che non vada a distruggere l’ambiente naturale che finora siamo riusciti a preservare.  Bisogna dunque innescare sul territorio un processo di cambiamento e crescita partendo dalle risorse e dalle opportunità presenti,  per contribuire ad innalzare il livello di qualità di vita della comunità locale e per rendere attraente “lo stare”, il vivere ed il lavorare nella nostra cittadina.

  • promuovere e favorire la nascita e la crescita di sistemi di produzione di energia da fonti alternative  e porsi come obiettivo quello di pervenire ad un risparmio in tal senso per la copertura energetica di tutti gli edifici comunali;
  • “copiare”  le buone pratiche  dei comuni virtuosi per coniugare crescita e sostenibilità ambientale;
  • analisi e monitoraggio della qualità ambientale: considerato l’aumento esponenziale di casi di neoplasia e di patologie allergiche,  la maggior parte dei quali con esito fatale, è d’uopo procedere con un’attività di analisi, misurazione, monitoraggio e gestione dello stato ambientale del nostro territorio e quindi con attività di indagine epidemiologica volta a mettere in luce i fattori di rischio responsabili di tali gravi malattie ed eventualmente la fonte a cui sono riconducibili; è necessario quindi garantire un sistema di monitoraggio ambientale completo di aria, acqua e suolo che tenga conto del processo di emissione, di diffusione, di assorbimento e degli effetti sull’uomo e sull’ambiente di sostanze inquinanti;
  • istituire la delega all’Ecologia e Ambiente.

 

→  RACCOLTA RIFIUTI:

  • portare a compimento l’esperienza della differenziata con la separazione di tutto quello che è riciclabile;
  • potenziare la raccolta porta a porta e offrire  alternative valide ai cassonetti nei punti periferici alle porte del paese;
  • risolvere una volta per tutti il problema della “monnezza” periodicamente non raccolta;
  • creare l’ECO STAZIONE della differenziata, con incentivi e sconti in bolletta ai cittadini  che vi conferiscono i rifiuti differenziati e riciclabili;  “copiare” le buone pratiche dei molti comuni che stanno attuando politiche ambientali, alternative a quelle affaristiche e clientelari degli ex ATO
  • riattivare la PIATTAFORMA ecologica  per raccogliere l’indifferenziato e i rifiuti speciali ed ingombranti.

 

→  QUARTIERE DI SAN GIACOMO – SAN LORENZO:

  • valorizzarne le peculiarità, per fermare il progressivo e irrefrenabile spopolamento;
  • liberarlo dall’isolamento favorendo la nascita di mercatini rionali e potenziando il servizio di pulmino;
  • valorizzarne le case restaurate dal Comune affidandole privati e ad associazioni che si impegnino a mettere in atto iniziative di animazione  culturale che coinvolgano il quartiere.

 

POLITICHE SOCIO-CULTURALI

 

Il nostro paese ha una tradizione  e un patrimonio culturale che deve essere il fulcro per la rinascita e la crescita della nostra comunità, non basta vantare il possesso di questi beni se gli stessi sono lasciati all’incuria e all’oblio ma si deve partire dalla convinzione che questo è il nostro petrolio il cui “sfruttamento”, unito a quello della crescita delle attività economiche tradizionali,  ci aiuterà ad uscire  dalla palude e dal sottosviluppo economico. Altrettanto importante è il patrimonio di rapporti umani e la rete di solidarietà che gli aidonesi sanno mettere in campo nei momenti del bisogno. L’associazionismo, coniugato anche come  volontariato sociale, negli ultimi anni è cresciuto sempre più in quantità di addetti e in qualità  e costituisce una risorsa ed un patrimonio tutto da valorizzare. Non si può prescindere dal suo contributo per progettare e realizzare politiche culturali e sociali valide, condivise e con ricadute positive su tutta la comunità. È quindi improrogabile la realizzazione della consulta delle associazioni a cui vanno affiancate consulte specifiche come quella giovanile e femminile. Un’altra risorsa è quella del patrimonio di feste tradizionali, eventi e manifestazioni che, per avere il giusto risalto e diventare attrazioni turistiche, necessitano di un’organizzazione a monte, da qui l’importanza di un comitato permanente costituito da rappresentanti delle Confraternite, delle parrocchie e delle  associazioni per una più efficace organizzazione  logistica e per la calendarizzazione degli eventi onde evitare sovrapposizioni e dispersione.

 

→  MUSEO E SITO ARCHELOGICO DI MORGANTINA: 

  • lavorare in sinergia con la direzione del Parco Archeologico per la valorizzazione del notevole patrimonio culturale e per una migliore fruibilità del tutto; vigilare a che il Plesso T. Truppia, ceduto al Museo, sia debitamente fruito e valorizzato;
  •  risorse culturali: andare anche oltre Morgantina e il Museo per valorizzare il centro storico, San Domenico, il Castellaccio, Il castello di Pietratagliata, il Lago Ogliastro etc.

→  BIBLIOTECA: promuovere al suo interno la nascita del museo civico e garantire la fruibilità del notevole patrimonio librario, valorizzare  il nostro dialetto galloitalico con la promozione di studi e ricerche e con il coinvolgimento degli altri paesi  in  convegni e giornate mirate alla valorizzazione dei dialetti e della cultura  dei galloitalici.

 

POLITICHE SOCIALI e di SOLIDARIETA’

I Comuni, anche quelli piccoli come il nostro, sempre di più sono chiamati a svolgere un ruolo attivo e di coordinamento nelle politiche di solidarietà per aiutare e sostenere quanti versano in condizione di disagio: disoccupati, ragazze madri,  ex carcerati, anziani, disabili, portatori di malattie inabilitanti, extracomunitari… Per venire incontro alle esigenze di tutti in modo mirato è necessario innanzitutto potenziare e valorizzare l’ufficio di Assistenza Sociale  e collaborare con la Caritas locale e le altre associazioni di volontariato che sono certamente più vicine ai reali bisogni della gente.

 

→  …. per  GLI ANZIANI:  l’Anziano risorsa non peso per la comunità

L‘anziano è una risorsa per la famiglia e per l’intera comunità, non possiamo fare finta di non sapere che la popolazione aidonese è in gran parte fatta dagli anziani e che la tendenza è in aumento non in diminuzione, da qui la necessità di mettere in opera politiche e strategie per valorizzare il loro ruolo nella società e promuovere il  benessere fisico e sociale.

  • promuovere tutte le forme di aggregazione per e degli anziani per sviluppare forme di solidarietà oltre che di intrattenimento, favorendo la nascita di forme associative che  nascono dagli anziani-giovani, la pletora dei sessanta-settantenni, che possono diventare una risorsa per gli altri anziani, ma anche mettere al servizio dei più giovani le loro competenze attraverso, ad esempio la creazione dell’Università del tempo libero
  • promuovere la vita sociale delle donne anziane che non hanno come gli uomini luoghi di incontro e intrattenimento
  • aiutare, accompagnare le famiglie dei lungo degenti  e dei non autosufficienti, anche col favorire la nascita  di associazioni di volontariato a ciò abilitate.
  • ottimizzare il servizio di pulmino per gli anziani il venerdì, fiera-cimitero, ampliandolo ad altre giornate e fasce orarie  per permettere a chi, anziano o disabile, abita nei quartieri storici ed ha bisogno di accedere ai servizi commerciali, comunali, sanitari, postali.

 

→    … PER I DISABILI:

  • realizzare un CENTRO DIURNO PER DISABILI, soprattutto per quelli che sono usciti dal sistema scolastico;
  • mettere in atto azioni per sostenere le famiglie anche con progetti di assistenza domiciliare e favorendo l’azione delle associazioni di volontariato;
  • aiutare le famiglie anche con l’ausilio di mezzi di trasporto che favoriscano l’accesso alle terapie riabilitanti e di mantenimento e ad attività organizzate.

 

→  … PER I GIOVANI:

  • promuovere attività per e dei  giovani
  • promuovere la creazione della consulta giovanile;
  • dare impulso al lavoro giovanile, femminile e  dei disoccupati anche con le borse lavoro e  l’uso dei voucher dell’INPS, il sistema attraverso il quale, individuate le figure professionali occorrenti (giardiniere, muratore, pittore, manovale, interprete, etc.), è possibile offrire possibilità di lavoro a soggetti qualificati, anche a quelli versano in uno stato di svantaggio e che spesso hanno bisogno di sussidio economico da parte del comune;
  • promuovere con fondi istituzionali ed  europei i cantieri di lavoro, come occasione temporanea di esperienza lavorativa utile alla crescita professionale,  per la realizzazione di opere piccole come il mantenimento delle aree verdi, la riparazione delle strade interne, l’accessibilità a quelli che potrebbero diventare itinerari di turismo ambientale, l’accessibilità ai giardini, piazze e spazi attrezzati affinché siano fruibili e sicuri ai bambini. A questo scopo utilizzare tutte le risorse, comprese anche i detentori di reddito minimo, ex carcerati e quanti percepiscono contributi economici dal comune senza nulla restituire, ma anche sfruttando il contributo di volontari che adottino questi spazi;
  • promuovere, attraverso progetti specifici, la realizzazione di esperienze  lavorative per giovani diplomati e laureati  per censire il patrimonio e le risorse, mappare il cimitero e consentirne la ricerca on line, censire e mappare le case abbandonate e fatiscenti,  digitalizzare gli archivi comunali, produrre informazione, operare nel sociale;
  • promuovere e favorire  l’apprendimento dell’inglese e di altre lingue coinvolgendo le comunità di aidonesi  all’estero, per accogliere ed ospitare giovani  che vogliano imparare e/o perfezionare una lingua: nessuna offerta turistica e di accoglienza potrà decollare se non c’è una competenza linguistica diffusa, in primis dell’inglese ma anche del tedesco….

 

→   … PER LE DONNE. Il ruolo della donna nella nostra realtà, sia in famiglia che nel sociale, è notevole e imprescindibile. Su di essa ricade il peso della cura della famiglia, degli anziani, dei disabili, ma, nonostante il carico familiare, le donne aidonesi sempre più hanno messo il loro tempo e le loro capacità al servizio della comunità impegnandosi  costantemente e  proficuamente nel volontariato sociale e culturale, la loro presenza nelle associazioni è numerosa e spesso prevalente rispetto a quella maschile. Si riscontra invece una certa timidezza delle donne a far fruttare economicamente i propri talenti impiegandoli  in attività produttive e di servizio  e facendo impresa e cooperazione . Da qui la necessità di:

  • valorizzare il ruolo delle donne in famiglia e nel civile;
  • promuovere imprese e cooperative costituite in maggioranza da donne;
  • favorire l’offerta di formazione culturale, linguistica e professionalizzante;
  • promuovere la nascita di una consulta delle donne.

→   …. PER RAGAZZI e BAMBINI: Aidone non è un posto per ragazzi e bambini, dimenticati da sempre, basti pensare ai parchi gioco, costruiti attrezzati e poi abbandonati all’incuria ed al vandalismo; è importante creare o rendere agibili per i ragazzi e culturali e altresì indispensabile avviare un rapporto collaborativo sia le strutture sportive che i parchi gioco esistenti ma anche creare spazi alternativi,  che possono essere gestiti da associazioni sportive e sinergico con la scuola.

  • Rendere agibili per i ragazzi sia le strutture sportive che i parchi gioco esistenti; creare spazi alternativi gestiti da associazioni sportive e culturali
  • Promuovere, in sinergia con le scuole e con le associazione di volontariato e sportive l’educazione ambientale, alla legalità e al civismo, anche con delle  giornate dedicate.
  • Promuovere e favorire iniziative di incontro e crescita.

 

→   … PER STRANIERI:  la presenza, in costante aumento di stranieri, nella qualità di badanti (soprattutto donne provenienti dall’est europeo) e di ospiti di strutture di accoglienza,  rende ormai improrogabile la necessità di mettere in atto politiche tendenti a favorirne l’inserimento socio culturale e a coordinare la tante iniziative di volontariato miranti a prevenirne e attenuarne il disagio.

 

SCUOLA E ISTRUZIONE

Nei confronti dell’Istruzione e della Scuola fino ad oggi ci si è limitati ad esercitare un ruolo amministrativo e burocratico, il comune è stato semplice erogatore dei servizi affidatigli dalla norma,  la richiesta di collaborazione per iniziative culturali ed educative in genere è venuta dalla scuola,  in modo discontinuo  ed affidata alla volontà e all’inventiva dei singoli. È ora che in Comune avvii con la scuola nel suo insieme un rapporto collaborativo, sinergico,  ma soprattutto sistematico,  per favorire la formazione e la crescita di cittadini consapevoli, responsabili e orgogliosi della propria aidonesità. È indispensabile mettere in atto tutte le iniziative per salvare l’autonomia scolastica locale messa seriamente a rischio dal calo demografico registrato negli ultimi anni e questo si potrà ottenere portando a casa due risultati che non sono dipendenti dalla volontà e dall’impegno comunale ma dagli organi regionali responsabili:

  • costituzione dell’Istituto Scolastico Omnicomprensivo, un polo scolastico verticalizzato che aiuterebbe anche a valorizzare e incrementare l’offerta formativa dell’Istituto Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale;
  • mettere in atto tutte le iniziative utili ad ottenere il riconoscimento di Aidone come Comune Montano, il primo passo  per scongiurare  non solo la perdita di autonomia della scuola aidonese  ma anche quella del Comune stesso che rischia di diventare appendice di comuni vicini più popolosi.

Nuove opportunità di sviluppo del territorio  possono venire anche dalla collaborazione sinergica con l’Università Kore di Enna, naturale sbocco per il proseguimento degli studi universitari di  molti dei nostri giovani. I rapporti ben saldi tra Kore e Comune devono sfociare in azioni concrete – master, corsi di formazione, iniziative culturali,  Erasmus…- da realizzarsi anche negli edifici che il Comune ha affidato all’Università.

2 thoughts on “IL MIO PROGRAMMA per amministrare Aidone

  1. Troppa carne al fuoco. Più sintetico. Invitare i cittadini ad esporre i loro problemi. Prima pulire la pulire il paese renderlo bello, curare il verde e poi lavorarci sopra. Buon lavoro.

    • potrà sembrare “troppa carne al fuoco” ma in effetti se ci rifletti sono i problemi di ogni giorno che l’amministrazione, qualunque essa sia, dovrà affrontare, tranne che non decida di non vedere e non sentire. Quanto alla condivisione la gran parte delle proposte nascono dal confronto diretto con le persone, con i cittadini, vedi problema depuratori, isolamento di San Giacomo, stato di abbandono e carenze del cimitero, strade che possono diventare circonvallazioni…… grazie comunque per l’attenzione.

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