Aidone. Monnezza. A QUANTI INTERESSA VERAMENTE? Può coesistere il mercato settimanale con una discarica?

Ho scritto l’articolo per Vivienna.it ed è stato pubblicato g. 9 febbraio 2017, a poche ore dalla liberazione della strada dai rifiuti e dopo una settimana che l’immondizia si era accumulata a tal punto da indurre il sindaco a fare un’urgente ordinanza di sospensione del mercato settimanale. Non ho sentito molto  interesse da parte dei miei concittadini; su Facebook, a parte alcun like, quasi tutti coloro che lo hanno commentato sono aidonesi emigrati, nelle poche condivisioni c’è il deserto. Mi sono chiesta il perchè di queste reazioni che denoterebbero un disinteresse degli aidonesi e mi sono data alcune risposte conseguenti ad altre battaglie civili (almeno per me!) accolte allo stesso modo o quasi. – 1. Come ex candidata alla carica di sindaco di Aidone ogni mia parola viene interpretata come interesse di parte, la censura che parte dagli ambienti vicini al sindaco sarebbe comprensibile, non lo è se riguarda  tutti gli altri che, incontrandomi a voce, dicono peste e corna dell’amministrazione, chiedono un’azione visibile da parte dell’opposizione  accusandola di inedia, ma poi si autocensurano anche nella partecipazione sui socialmedia, e sono gli stessi che si sono guardati dal partecipare alla manifestazione per la SS 288 o a firmare la petizione contro la scala di Morgantina, ecc. ecc.! –2. Sembrerebbe che vada a calpestare ogni volta piccolissimi interessi di bottega che diventano molto più importanti del bene comune; ora, se per la maggior parte degli aidonesi  mercato e monnezza possono convivere pacificamente, pazienza! Certo non è un belvedere, nè un bel sentire e non so quanto sia utile alla salute pubblica. Ma, siccome ho la testa dura e perseguo quelle che mi sembrano cause giuste, mi auguro che il sindaco, che è la massima autorità sanitaria responsabile dell’igiene pubblica, prenda in carico la situazione e trovi al più presto una soluzione adeguata.  L’ARTICOLO SU VIVIENNA CON IL COMUNICATO STAMPA DELLA CONFCOMMERCIO-FIVA

monnezza-mercatoFa molto scalpore la ferma presa di posizione di Confcommercio e FIVA–Enna che, in un comunicato stampa (riportato in calce) molto violento nei toni,  ha rivolto accuse forti e circostanziati al sindaco di Aidone per la sospensione del mercato settimanale, decisa con un ordinanza, a causa della saturazione di rifiuti che si era raggiunta lungo la strada che costeggia l’area adibita al mercato stesso. Dall’ordinanza si evince che il problema è stato determinato dalla impossibilità di portare i rifiuti nella discarica autorizzata. Oggi  l’area di servizio risulta sgombra e sembra che il mercato settimanale di venerdì prossimo sarà effettuato. Questo è quanto risulta dalla cronaca attuale. Ma il problema non è di oggi né di ieri e purtroppo sarà anche di domani: è quello della situazione ormai incancrenita della nettezza urbana, in Aidone e nei comuni della ex provincia che condividono questo destino infame,  una questione di cui non si riesce a trovare il bandolo che ci trasciniamo da anni senza la volontà di trovare una soluzione. L’unica soluzione possibile sarebbe quella, percorsa già da qualche comune, di uscire completamente dall’ATO ma sicuramente non sarà mai la prima scelta dell’amministrazione comunale di Aidone. Ma la questione che in questo momento preme sollevare è quella evidenziata dal comunicato di Confcommercio-FIVA, riguardante il mercato in contrada Canalotto. È questa un’area di servizio, una sorta di sistema di piazze, collegate dalle scale e da una strada comunale che la costeggia, attrezzata per potere ospitare sia il mercato settimanale che altri eventi. Quindi nulla di più legittimo dell’atto del comune di spostarvi il mercato settimanale,  se non fosse che, contestualmente, non è stato fatto l’altro atto dovuto, cioè quello di rimuovere, trovando un’altra sede,  le decine di cassonetti, sistemati lungo la strada comunale, nei quali la popolazione conferisce i rifiuti domestici. In Aidone non esistono più i cassonetti distribuiti nei vari quartieri perchè è stato scelto il sistema di raccolta porta a porta, ma molti cittadini  lamentano il fatto che la raccolta non venga fatta sistematicamente, soprattutto nei quartieri più periferici, per cui sono costretti o a vedersi appesi negli usci i sacchetti dell’immondizia per più giorni oppure portarli in questa specie di discarica. Quando però dal Canalotto i rifiuti non vengono tolti per più giorni e la gente, non avendo altro luogo dove portarli, li continua ad accumulare, succede questo! C’è da chiedersi se gli uffici sanitari preposti abbiano mai preso in carico la situazione e rilasciato le dovute autorizzazioni. A prescindere dal fatto che la “discarica” sia più o meno satura, quello che è certo è che non può coesistere un’area di conferimento di rifiuti con il mercato settimanale o qualsivoglia altra attività cui l’area è vocata. L’ARTICOLO SU VIVIENNA