Aidone. Monnezza. A QUANTI INTERESSA VERAMENTE? Può coesistere il mercato settimanale con una discarica?

Ho scritto l’articolo per Vivienna.it ed è stato pubblicato g. 9 febbraio 2017, a poche ore dalla liberazione della strada dai rifiuti e dopo una settimana che l’immondizia si era accumulata a tal punto da indurre il sindaco a fare un’urgente ordinanza di sospensione del mercato settimanale. Non ho sentito molto  interesse da parte dei miei concittadini; su Facebook, a parte alcun like, quasi tutti coloro che lo hanno commentato sono aidonesi emigrati, nelle poche condivisioni c’è il deserto. Mi sono chiesta il perchè di queste reazioni che denoterebbero un disinteresse degli aidonesi e mi sono data alcune risposte conseguenti ad altre battaglie civili (almeno per me!) accolte allo stesso modo o quasi. – 1. Come ex candidata alla carica di sindaco di Aidone ogni mia parola viene interpretata come interesse di parte, la censura che parte dagli ambienti vicini al sindaco sarebbe comprensibile, non lo è se riguarda  tutti gli altri che, incontrandomi a voce, dicono peste e corna dell’amministrazione, chiedono un’azione visibile da parte dell’opposizione  accusandola di inedia, ma poi si autocensurano anche nella partecipazione sui socialmedia, e sono gli stessi che si sono guardati dal partecipare alla manifestazione per la SS 288 o a firmare la petizione contro la scala di Morgantina, ecc. ecc.! –2. Sembrerebbe che vada a calpestare ogni volta piccolissimi interessi di bottega che diventano molto più importanti del bene comune; ora, se per la maggior parte degli aidonesi  mercato e monnezza possono convivere pacificamente, pazienza! Certo non è un belvedere, nè un bel sentire e non so quanto sia utile alla salute pubblica. Ma, siccome ho la testa dura e perseguo quelle che mi sembrano cause giuste, mi auguro che il sindaco, che è la massima autorità sanitaria responsabile dell’igiene pubblica, prenda in carico la situazione e trovi al più presto una soluzione adeguata.  L’ARTICOLO SU VIVIENNA CON IL COMUNICATO STAMPA DELLA CONFCOMMERCIO-FIVA

monnezza-mercatoFa molto scalpore la ferma presa di posizione di Confcommercio e FIVA–Enna che, in un comunicato stampa (riportato in calce) molto violento nei toni,  ha rivolto accuse forti e circostanziati al sindaco di Aidone per la sospensione del mercato settimanale, decisa con un ordinanza, a causa della saturazione di rifiuti che si era raggiunta lungo la strada che costeggia l’area adibita al mercato stesso. Dall’ordinanza si evince che il problema è stato determinato dalla impossibilità di portare i rifiuti nella discarica autorizzata. Oggi  l’area di servizio risulta sgombra e sembra che il mercato settimanale di venerdì prossimo sarà effettuato. Questo è quanto risulta dalla cronaca attuale. Ma il problema non è di oggi né di ieri e purtroppo sarà anche di domani: è quello della situazione ormai incancrenita della nettezza urbana, in Aidone e nei comuni della ex provincia che condividono questo destino infame,  una questione di cui non si riesce a trovare il bandolo che ci trasciniamo da anni senza la volontà di trovare una soluzione. L’unica soluzione possibile sarebbe quella, percorsa già da qualche comune, di uscire completamente dall’ATO ma sicuramente non sarà mai la prima scelta dell’amministrazione comunale di Aidone. Ma la questione che in questo momento preme sollevare è quella evidenziata dal comunicato di Confcommercio-FIVA, riguardante il mercato in contrada Canalotto. È questa un’area di servizio, una sorta di sistema di piazze, collegate dalle scale e da una strada comunale che la costeggia, attrezzata per potere ospitare sia il mercato settimanale che altri eventi. Quindi nulla di più legittimo dell’atto del comune di spostarvi il mercato settimanale,  se non fosse che, contestualmente, non è stato fatto l’altro atto dovuto, cioè quello di rimuovere, trovando un’altra sede,  le decine di cassonetti, sistemati lungo la strada comunale, nei quali la popolazione conferisce i rifiuti domestici. In Aidone non esistono più i cassonetti distribuiti nei vari quartieri perchè è stato scelto il sistema di raccolta porta a porta, ma molti cittadini  lamentano il fatto che la raccolta non venga fatta sistematicamente, soprattutto nei quartieri più periferici, per cui sono costretti o a vedersi appesi negli usci i sacchetti dell’immondizia per più giorni oppure portarli in questa specie di discarica. Quando però dal Canalotto i rifiuti non vengono tolti per più giorni e la gente, non avendo altro luogo dove portarli, li continua ad accumulare, succede questo! C’è da chiedersi se gli uffici sanitari preposti abbiano mai preso in carico la situazione e rilasciato le dovute autorizzazioni. A prescindere dal fatto che la “discarica” sia più o meno satura, quello che è certo è che non può coesistere un’area di conferimento di rifiuti con il mercato settimanale o qualsivoglia altra attività cui l’area è vocata. L’ARTICOLO SU VIVIENNA

Comune di Aidone: acque agitate o pantano? Le mozioni approvate e le delibere mai fatte. Nuovo giro nel valzer degli assessori.

10.02.2015Il movimento “Noi Aidone”, gruppo di opposizione nel Consiglio comunale di Aidone, ha presentato in Consiglio le ennesime mozioni per indurre l’amministrazione ad attenzionare tematiche di interesse generale per tutta la comunità e scadenze che sembrano non suscitare l’adeguata considerazione di chi deve governare la cosa pubblica. Come in tutti gli altri casi, sono state approvate all’unanimità ma, piuttosto che inorgoglirsi del risultato, come ha fatto rilevare il consigliere Curia nel corso dell’ultimo consiglio, la si vive ormai come una frustrazione e una presa in giro. Infatti nessuna delle mozioni finora approvate è stata seguita da una atto deliberativo che rendesse esecutivo il voto unanime del Consiglio. Si deve pensare che l’amministrazione di sinistra li approvi perchè non può non condividere tutte le proposte di buon senso che riguardano la vita, la salute e le tasche della gente, ma, fatta la bella figura, per interesse o per insipienza o per indifferenza le rende vane non facendo seguire le relative delibere. Così dovrebbero provare a spiegare alla gente che l’IMU agricola, la cui mozione per l’azzeramento fu approvata all’unanimità sotto l’incalzare di un’aula strepitante e di una maggioranza spaccata inesorabilmente, deve essere pagata lo stesso per il 2015 e almeno fino a che Renzi, come promesso, l’avrà eliminata definitivamente.

Le ultime due mozioni, in ordine di tempo, sono: a) la richiesta di dichiarare Aidone “comune denuclearizzato”, allo scopo di vietare nel territorio comunale l’installazione di centrali nucleari e di siti di stoccaggio, anche di quelli temporanei, la cui ubicazione nelle nostre miniere non è per niente improbabile.  È un passo che hanno già formalizzato Regalbuto, Valguarnera, Nicosia, Troina e Agira, quest’ultimo comune è forse quello più direttamente interessato nella Carta delle redatta da ISPRA. Aidone arriverebbe buona ultima a deliberare, ma non è mai troppo tardi per una battaglia di civiltà e per porre attenzione alla salute pubblica anche nella lunga prospettiva. È stata approvata all’unanimità anche se il sindaco asserisce che forse esiste già un atto in tal senso, ma nessuno ha trovato il tempo di cercarlo ed esibirlo. b) La seconda mozione, con carattere d’urgenza, sollecita la redazione del “piano comunale amianto”, onde procedere al censimento dei manufatti e dei rifiuti di amianto, presenti nel territorio comunale e potere accedere ai contributi, facendo risparmiare ai cittadini il costo dello smaltimento, e pianificare le conseguenti operazioni di bonifica. Il piano dovrebbe essere presentato entro l’anno in ottemperanza alla circolare Assessoriale del luglio scorso.  È una questione annosissima che si trascina da 1992 e per la quale l’Italia è stata più volte ripresa e condannata; ora finalmente sembra che anche per la Regione Sicilia sia arrivata il momento della svolta, anche grazie ai notevoli contributi europei cui si potrà attingere.

Lo strumento della mozione, che dovrebbe impegnare l’amministrazione a mettere in atto azioni conseguenti, è usato frequentemente dall’opposizione.

panorama_sangiacomoNegli ultimi mesi si sono succedute la mozione per l’azzeramento   dell’IMU agricola, quella per supportare i lavoratori forestali che, dopo la sospensione, rischiano la fine del loro lavoro -una risorsa che il paese non può permettersi di perdere-, quella per evitare il depotenziamento dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina e penultima quella per la gestione in forma diretta e pubblica del servizio idrico.

Tutte queste mozioni sono state approvate all’unanimità da maggioranza ed opposizione… anche se, la definizione di maggioranza che governa e minoranza che si oppone  ha ormai  poco senso, visto che  da mesi (esattamente da giugno http://www.vivienna.it/2015/06/17/aidone-lacchiana-fa-un-anno-e-festeggia-con-uno-strike-quasi-strike/ ) la spaccatura è evidente e certificata, in tutte le votazioni il risultato è: 8 a 7 per l’opposizione, formata, oltre che dai cinque consiglieri del gruppo “Noi Aidone”, dai tre consiglieri che si sono dissociati dalla coalizione vincitrice alle elezioni (il presidente del Consiglio Chiarenza, il vicepresidente Randazzo e la consigliera Viviana Calcagno).  È una situazione in punta di fioretto dove ancora i contendenti si studiano in attesa di infliggere una vera stoccata, e chissà che non avvenga quando al consiglio saranno affrontati i temi caldi del bilancio; già in quest’ultimo consiglio il rendiconto finanziario è stato approvato con l’uscita dall’aula dei consiglieri del gruppo Noi Aidone e con il voto negativo dei tre fuorusciti; su nove consiglieri lo hanno approvato in sei, sei su quattordici presenti!  Certo è una situazione paradossale, o magari no per Aidone che ha visto il sindaco precedente amministrare senza maggioranza per quattro dei cinque anni… La spaccatura appare ormai insanabile.

gli acroliti delle dee

gli acroliti delle dee

Intanto il sindaco Lacchiana continua a compiacersi del viaggio, dell’esposizione e del ritorno degli Acroliti come di un gran successo personale, che ha portato e porterà orde di turisti in Aidone da tutto il mondo,  al punto che le protagoniste di questa trasferta all’EXPO sono state premiate con l’assegnazione liberale e  unilaterale (vista la defezione della maggioranza dei consiglieri alla cerimonia) della cittadinanza onoraria  alla Dott.ssa Enza Cilia, alla stilista Marella Ferrera, all’Arch. Maria Laura Galvano, alla Dott.ssa Linda Vancheri, la prof.ssa Flavia Ziza). Si è celebrata una festa per il ritorno con l’inaugurazione, work in progress, del centro multifunzionale e punto informativo “Rocca di Cerere  Factory”, i cui locali sono stati graziosamente messi a disposizione dal Comune al GAL Rocca di Cerere, con una procedura non ben chiara, né chiarita nel corso della mozione presentata del nuovo gruppo consiliare.  E continuano rimpasti e rimpastini, dimissioni vere o fasulle e change des dames. Le  dimissioni della dott.ssa Carla Calcagno hanno permesso l’ingresso di un fedelissimo del sindaco, il cons. Donato; l’UDC ha messo finalmente a punto il colpo, a lungo inseguito, della vicepresidenza, la consigliera Zagara Palermo, insieme alla funzione vicaria, assume le deleghe assegnate alla ex assessore dell’area UDC, Giuliana Venezia (Cultura -Sport – Spettacolo e Pubblica Istruzione – Biblioteca- Promozione Turistica del territorio); la ormai ex vicesindaco Serena Schillirò è retrocessa al rango di assessore mantenedo le deleghe  che le erano state precedentemente assegnate (Rapporti con Enti ed Istituzioni; Personale – Bilancio- Tributi- Fondi Comunitari- Sviluppo economico  e Attività produttive- Politiche del Lavoro, Agricoltura e Sviluppo locale;  Protezione Civile); le dimissioni del Consigliere Mendola, per assumere l’incarico di assessore al posto del dimissionario Mascara, hanno permesso il rientro di un consigliere storico Carmelo Lombardo che, fin dal primo istante, è diventato lo speaker ufficiale della residua maggioranza…

 

 

Aidone. In attesa degli strali di Lacchiana contro REGIONE, ANAS, FEC….

museo_aidone (59)Il sindaco di Aidone Vincenzo Lacchiana in questi giorni “tuona” minaccioso, non si sa bene contro o verso chi, di dimettersi se gli Acroliti non dovessero partire per Milano, ritenendo che l’esposizione dei preziosi acroliti delle dee Demetra e Kore nel padiglione siciliano dell’EXPO, siano un’occasione di visibilità che Aidone non può assolutamente lasciarsi sfuggire!
A prescindere dalla condivisione o meno di questo opinione, tutti gli estimatori del patrimonio aidonese potrebbero rivolgergli l’invito a dimettersi per tanti motivi più validi riguardanti la gestione dei beni culturali, storici e artistici del paese. Mandiamo pure gli Acroliti a Milano a incentivare la nostra proposta turistica, ma i potenziali visitatori, oltre ai notevoli beni da vedere, vorranno conoscere anche l’offerta turistica che Aidone è in grado di proporre.
I tanti articoli e servizi apparsi negli ultimi tempi sui media nazionali hanno evidenziato l’insufficienza delle strutture e infrastrutture a fronte del notevole patrimonio che meriterebbe ben più considerazione. Quegli estimatori, non solo aidonesi, a cui sta molto a cuore il destino del nostro territorio, vorrebbero sentirlo minacciare, battendo i pugni sui tavoli degli assessorati e facendo la voce grossa nelle stanze del potere in cui il sindaco, a quanto pare, è di casa e in cui siedono i potenti ai quali, a quanto pare, starebbe a cuore la sua permanenza sulla poltrona di sindaco:

– Mi dimetto se non viene istituito immediatamente dalla Regione il Parco Archeologico di Morgantina (a proposito il sindaco sa a che punto è la pratica, se è uscita dai cassetti della Soprintendenza?)!

– Mi dimetto se non vengono riconsegnati al Museo di Aidone almeno una parte di tutti i reperti giacenti nei magazzini del Museo di Agrigento e di Siracusa, soprattutto il tesoro di monete d’argento (nelle teche, allestite al museo per accogliere le monete promesse da Siracusa, sono state appoggiate in modo scintinesco delle anonime monetine illeggibili, così tanto per non lasciarle vuote!)!

la testa di Ade  esposta al museo di Malibù

la testa di Ade esposta al museo di Malibù

– Mi dimetto se l’Assessorato Regionale ai BB CC non si attiva immediatamente per riportare al Museo di Aidone la Testa di Ade, che il Museo Getty di Malibù già due anni fa si è dichiarata disponibile a cedere volontariamente e che per inefficienza della burocrazia regionale resta ancora in America!

– Mi dimetto se l’ANAS non incomincia subito i lavori sulla SS 288, visto che la stessa Azienda più volte ha dichiarato che gli stessi sono stati finanziati!

– Mi dimetto se il Ministero degli Interni non si decide a restituire alla cittadinanza la ex Chiesa di San Domenico, che per il FEC è uno dei migliaia di beni abbandonati e dimenticati in tutto il territorio nazionale mentre per Aidone costituisce l’unica possibilità di avere lo spazio pubblico -adeguato per mostre, convegni, concerti- che non ha mai avuto e che non avrà ancora chissà fino a quando!

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dettaglio della chiesa di San Domenico: bugnato a punta di diamante, cantonali con decori a chiocciolia

– Mi dimetto se non riuscirò a recuperare in qualche modo il possesso delCastello di Pietratagliata, prima che non ne resti pietra su pietra, e se non riuscirò ad ottenete il ripristino della strada provinciale che lo costeggia ormai impercorribile, ridotta in modo talmente male da sconsigliare anche il più coraggioso degli escursionisti!

– Mi dimetto se almeno uno degli eventi collegati all’EXPO non sarà celebrato nella terra di Demetra che gli Acroliti vanno a rappresentare, considerato che il comunicato stampa di ieri annuncia eventi in tutta la Sicilia tranne in quella interna delle province babbe di Enna e Caltanissetta!

– Mi dimetto ……. Se il “portale turistico” del nuovo sito internet del Comune appena pubblicato non si mette d’accordo con la grammatica e la sintassi della lingua italiana (stendendo, almeno per ora un pietoso velo sui contenuti!)!

Tari, Tasi, Imu: le bugie hanno le gambe corte. R.S.S.e l’urgenza assurta a sistema

le bugie hanno le gambe corte

le bugie hanno le gambe corte

leggi il nuovo articolo sulla materia “Bugie” su Vivienna.it

Aidone. La somma delle bugie non fa una verità – Anche l’ex Sindaco Gangi smentisce Lacchiana

http://www.vivienna.it/2014/11/30/aidone-la-somma-delle-bugie-non-fa-una-verita-anche-lex-sindaco-gangi-smentisce-lacchiana/

http://www.vivienna.it/2014/11/30/aidone-la-somma-delle-bugie-non-fa-una-verita-anche-lex-sindaco-gangi-smentisce-lacchiana/

Su quanto sta succedendo in Aidone è necessaria la riflessione che finora è stata affidata ai post su Facebook, post che non permettono, per la loro brevità, di esporre un’analisi oggettiva e dettagliata. Per scelta non invierò questo articolo a Vivienna, perché è giusto che i panni sporchi si lavino a casa, e perché non voglio ancora sentir dire che Vivienna è l’organo dell’opposizione, cioè del mio gruppo; il giornale on-line, che ormai raggiunge cifre da record nei contatti giornalieri,  semmai ha il “difetto” di essere un giornale libero che dà a tutti la possibilità di esporre le proprie opinioni, anche se come contraddittorio. Vorrei puntualizzare due o tre cose che titolerò qui di seguito:

T.A.R.I. LA SGRADITA SORPRESA D’AUTUNNO: TRE BUGIE NON FANNO UNA VERITÀ

Parto da quanto avevo scritto nel mio articolo “Aidone: i cento giorni della nuova amministrazione” pubblicato su Vivienna il 6 settembre (attenzione alla data). Riporto lo stralcio che riguarda la vagonata di delibere per regolamentare e varare la UIC, la  TASI, l’IMU e la TARI “……all’ultimo momento (l’o.d.g.) era stata integrata di sette punti concernenti  l’approvazione dei regolamenti e delle aliquote  della Imposta Unica Comunale (UIC) coniugata come IMU, TASI e TARI, giunti ormai alla scadenza improrogabile del 10 settembre. E proprio tale scadenza è stata assurta a giustificazione dell’impossibilità del rinvio chiesto dalla minoranza, per avere il tempo materiale di leggere le carte, visto che le stesse non sono state esaminate neppure nell’apposita commissione. Regolamenti e aliquote sono stati approvati dalla maggioranza con l’astensione della minoranza. A quanto pare le tariffe IMU e TARI (ex TARSU) rimangono invariate rispetto al 2013, la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili, la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014) viene stabilita nell’aliquota massima del 2,5 per mille (l’aliquota infatti può variare, sulle prime case, dall’ 1 per mille fino al 2,5 per mille).”

Ho scritto “a quanto pare” perché dalla relazione del ragioniere, che si concentrava soprattutto sulla nuova tassa, la TASI, si evinceva che l’IMU e la Tassa sui rifiuti, in qualunque modo si chiamasse, TARSU, TARES, TARI, restava invariate. Il regalo sembrava fosse solo quello della TASI portata al massimo consentito, o quasi.

Giorno 10 settembre (4 gg. Dopo l’arti. e il CC) nell’albo pretorio del sito del Comune di Aidone, e con grande evidenza anche in Home, sono stati pubblicati i regolamenti, i piani finanziari e le tariffe di IMU, TASI, TARI (8 delibere, in effetti sette perché una è ripetuta due volte). Chiunque può capire che in un’ora di discussione in cui, l’opposizione continuava a chiedere la proroga per avere il tempo almeno di leggerle, la maggioranza continuava a  dichiarare la propria   approvazione convinta e il ragioniere sciorinava a sua volta numeri su numeri di cui si afferrava qualche particolare, non c’è stato neppure il tempo di rendersi conto di quanto si stava approvando. L’opposizione si è astenuta, coerentemente col fatto che non aveva letto le carte e la relazione del ragioniere non era sufficiente ad esporre tutto quello che quelle carte purtroppo contenevano; col senno di poi ci siamo resi conto di avere sbagliato a non votare contro, perché bisognava bocciare a prescindere!!!! (Ns’gnament’ p’ n-autra votta, come si dice in Aidone). Ben presto ci siamo resi conto che le cose non stavano come avevamo capito:

1a BUGIA: l’IMU  era stata aumentata dello 0,5 per mille che, aggiunto al 7,6 precedente, fa 8,10, se aggiungiamo la TASI arriviamo al massimo consentito per legge il 10,60. Non se n’era accorto nessuno, neppure i commercialisti, dal momento che ancora non risulta pubblicata sui siti del tipo www.amministrazionicomunali.it/, o www.riscotel.it/ .

2a BUGIA: la tariffe della TARI non sono assolutamente paragonabili a quelle dell’anno scorso,  purtroppo non sono riuscita a recuperare la delibera del 2013 all’indirizzo qui citato perché non è più presente il documento. Ma, se vado a prendere la mia bolletta dell’anno scorso,  scopro che l’a.s. ho pagato 112,00 € mentre quest’anno ne ho già pagato 161,00, siamo quindi  in presenza di un rincaro nell’ordine quasi del 50%. Vado a vedere le aliquote e scopro che, io che vivo da sola devo moltiplicare per l’aliquota dello 0,90, ma una famiglia di cinque persone arriva al 3,30, e con più di 5 si giunge al  massimo per le utenze domestiche che è il 3,80. Quello che mi ha lasciato esterrefatta, comunque, è stato scorrere le aliquote per ristoranti-trattorie-osterie-pizzerie pub che arrivano alla cifra stratosferica del 48,74,  e quello dei bar-caffè-pasticcerie al 38,50  -un ottimo strumento per incentivare le strutture ricettive e turistiche e per dire ai giovani che vi hanno investito di chiudere!-. Per capire la differenza:  a Uffici, Agenzie e Studi professionali  è attribuita un’aliquota del 7,89. Per farmi un’idea  ho cercato su Internet le tabelle delle aliquote TARI applicate dagli altri comuni, solo pochi comuni siciliani hanno pubblicato le delibere con le tariffe, tra questi il comune di Palagonia che ha stabilito le aliquote corrispondenti: ristoranti etc.  19,44, bar etc. 14,62, uffici etc. 5,14 , e quello di Scordia rispettivamente:  22,58   16,99 3,10.  A detta di qualche amministratore paghiamo il fio di esserci ridotti a meno di cinquemila abitanti e che le persone sole sono troppe, ma, così continuando, se facciamo bene i conti, fra poco saremo meno di tremila e dovremo allora aspettarci ancora un rincaro ancora della dose???

3a BUGIA. Il sindaco, nel corso del Consiglio comunale  famigerato, ha assicurato che entro settembre avrebbe, in un pubblico comizio, spiegato le agli aidonesi come stanno veramente le cose, facendo anche una verifica dei suoi primi 100 gg.. Settembre è passato, ottobre pure e anche la prima decade di novembre volge al termine. Ma ancora la gente aspetta!

La COSTITUZIONE della  S.R.R. – SCADENZA 15.11.2014 – LE SISTEMATICHE CONVOCAZIONE D’URGENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Giunge a scadenza, appunto il  15 novembre  esattamente fra una settimana, la costituzione della S.R.R. (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti); per capire un po’ di più di che cosa si tratta è bene consultare questa pagina del sito della Regione Sicilia-Dipartimento delle acque e dei rifiuti  clicca qui)

I consiglieri comunali, quindi, devono a giorni aspettarsi una urgente convocazione del C.C.. Non voglio qui entrare nel merito della S.R.R. perchè ancora non si conosce l’intenzione dell’amministrazione, non rappresentata neppure in seno alla Commissione consigliare; non sappiamo se c’è l’intenzione di aderire a consorzi di comuni o se si intende gestirla direttamente. Quello che voglio chiosare qui è l’abitudine ormai inveterata di convocare il consiglio all’ultimo momento utile. È stato così per l’istituzione della IUC  (imposta unica che assorbirà TASI-IMU-TARI) di cui sopra (in quel caso l’urgenza è stata strumentale, perché quasi tutti i comuni, anche quelli che non avevano la deroga perché sede di elezione amministrative -cioè solo noi-, hanno deliberato all’ultimo giorno utile: ricordiamo che Enna, per averlo fatto qualche minuto dopo la mezzanotte, ha avuto invalidata la delibera!)  Non si poteva rinviare perché la scadenza era prossimissima (l’errore è voluto), infatti noi abbiamo deliberato il 6 settembre, gli altri chi il nove chi il dieci, l’ultimo giorno utile…..

Queste convocazioni, con l’urgenza pressante,** sono quanto mai sospette e sembrano essere diventate, oltre che strumentali, sistematiche e strutturali. E, dato che a pensar male non si sbaglia, non può non affacciarsi il sospetto che il tutto sia fatto ad arte, per spiattellare  la soluzione voluta senza dare il tempo all’opposizione e alla cittadinanza di conoscere i termini della questione. Le delibere di cui sopra ci danno ragione. Stiamo scoprendo le sorprese ad una ad una, man mano che gli effetti ci piovono addosso!

Ora, per quanto riguarda l’SRR, visto che la normativa è contenuta nella L.R. 9 dell’8 aprile 2010, certamente la scadenza non è stata decisa ieri, né una settimana fa, ne un mese fa, né sei mesi fa. E allora perché arrivare con un testo a sorpresa che sarà conosciuto solo qualche giorno prima dell’approvazione? Considerati i danni incalcolabili che abbiamo subito dalla gestione clientelare e fallimentare dell’ATO, non sarebbe stato meglio condividere con la popolazione la soluzione più conveniente, dal momento che sarà quella che dovrà pagare e quindi la prima ed unica cui spetta decidere del proprio destino? No, dobbiamo aspettare che dal cilindro del mago esca la soluzione che lui -o chi per lui- e i suoi collaboratori riterranno la più adeguata!

** Diverso, ma non meno grave è l’atteggiamento irrispettoso e ripetuto nei confronti del Consiglio; da quello disertato, senza alcuna giustificazione, da tutta la maggioranza  che ha lasciato minoranza e segretario comunale ad aspettare inutilmente, all’altro disertato in prima convocazione perchè, guarda caso, il sindaco si è ricordato all’ultimo momento che doveva celebrare un matrimonio nella stanza accanto….a memoria di chi nei tempi ha frequentato le sedute del consiglio sono cose mai viste, mai accadute. Un esempio dell’arroganza e della sicumera di chi è convinto di disporre di una maggioranza bulgara che lo seguirà senza replicare ovunque li porti! Fino a quando?

Mi verrebbe voglia, come si fa nelle agende, di lasciare delle righe definite perché chi vuole continui la discussione. Quasi quasi lo faccio, perchè saranno tante le cose che ho dimenticare  e che gli aidonesi stanno pian piano scoprendo a loro discapito!

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franca ciantia

Aidone: i cento giorni d’amministrazione Lacchiana

Sono passati ormai quasi cento giorni dall’elezione del sindaco di Aidone. Come ormai è di moda, sportivamente,  si dà al neoeletto questa pausa prima di giudicare in qualche modo l’operato suo e della sua giunta; questi sono stati i giorni della luna di miele, complice l’estate e una voglia ammirevole di volontariato degli aidonesi, giovani e meno giovani, che si sono sbracciati e impegnati con creatività per animare l’estate aidonese e contribuire alla pulizia e decoro del verde pubblico, e bene ha fatto il sindaco tutte le volte a ringraziare e omaggiare le associazione e i gruppi che se ne sono fatti carico. Per i resto, tanti i problemi irrisolti che hanno, semmai, registrato un peggioramento, tra i più gravi la fornitura dell’acqua, distribuita a singhiozzi,  i disservizi nella raccolta dei rifiuti con l’abbandono di quella parvenza di differenziata che la gente aveva cominciato finalmente a fare, etc..

piazza umberto liberaIl Consiglio Comunale fiume di ieri, ha permesso, malgrado la volontà dell’amministrazione stessa, di chiarire alcune cose e di fare una piccola verifica di questi primi “cento” giorni, che, naturalmente, è stata molto positiva per il sindaco, molto deludente per l’opposizione.

La carne al fuoco era tanta già nella convocazione ordinaria (oltre all’adesione al Patto dei Sindaci, ATS Centro Sicilia, la conferma di adesione alla SRL Gal Rocca di Cerere, tra i punti all’o.d.g.  c’era la discussione di due interpellanze –installazione di dissuasori sulla Circonvallazione e  richiesta di conoscere la situazione finanziaria del comune nel passaggio con la vecchia amministrazione-  e di una mozione della minoranzacon la mozione si chiedeva una congrua riduzione dei costi della politica, un cavallo di battaglia della campagna elettorale della lista Noi Aidone), all’ultimo momento era stata integrata di sette punti concernenti  l’approvazione dei regolamenti e delle aliquote  della Imposta Unica Comunale (UIC) coniugata come IMU, TASI e TARI, giunti ormai alla scadenza improrogabile del 10 settembre. E proprio tale scadenza è stata assurta a giustificazione dell’impossibilità del rinvio chiesto dalla minoranza, per avere il tempo materiale di leggere le carte, visto che le stesse non sono state esaminate neppure nell’apposita commissione. Regolamenti e aliquote sono stati approvati dalla maggioranza con l’astensione della minoranza. A quanto pare le tariffe IMU e TARI (ex TARSU) rimangono invariate rispetto al 2013, la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili, la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014) viene stabilita nell’aliquota massima del 2,5 per mille (l’aliquota infatti può variare, sulle prime case, dall’ 1 per mille fino al 2,5 per mille).

La mozione sui costi della politica, presentata dalla minoranza, ha animato il dibattito che si è incentrato sulla funzione della minoranza all’interno del Consiglio Comunale: da una parte il sindaco che continuando a definire la mozione inopportuna, provocatoria,  populista, demagogica  ne chiedeva il ritiro –ma  in conclusione, pur non approvandola e pur rivendicando la legittimità di un giusto compenso per gli incarichi amministrativi, ha dichiarato, surrogato dall’unanimità dei consiglieri di maggioranza, che gli emolumenti di amministratori e consiglieri saranno “tagliati” del 10%-,  dall’altra i consiglieri Nunzio Ciantia, capo gruppo, e Filippo Curia che hanno rivendicato alla minoranza il ruolo di una opposizione che sarà responsabile e leale e collaborativa quando se ne presenti l’occasione, ma che per il resto non può rinunciare  e al suo dovere fisiologico  che è quello di essere critica, sprone e pungolo dell’amministrazione. Tale funzione, finchè ne sarà garantita la possibilità, si svolgerà nella sede opportuna che è il Consiglio Comunale, prima ancora che nelle piazze e nei rumors da bar, e, visto che gli strumenti a disposizione sono mozioni, interpellanze e interrogazioni, la minoranza si riserva di usarli tutte le volte che si renda necessario avere dall’amministrazione risposte alle questioni e ai problemi, che si pongono non solo i consiglieri della lista Noi Aidone ma tutta la popolazione.  Il sindaco, come ormai è di moda da Berlusconi in poi, rivendica il diritto di governare indisturbato grazie alla delega popolare, e respinge con evidente fastidio qualunque voce dissidente. Ogni tanto umilmente qualcuno dei suoi dovrebbe ricordargli che il “plebiscito” lo ha ricevuto solo da un terzo degli elettori e che forse anche gli altri due terzi hanno il diritto di essere rappresentati prima ancora di essere conquistati dai grandi successi nello sviluppo sociale, economico, turistico che rilancerà Aidone e che tutti quanti, naturalmente, si augurano.  Ma, dal momento che la norma prevede che solo i candidati della seconda lista  siano  rappresentati in consiglio, questi, nel silenzio assordante delle altre componenti non elette, ritengono sia loro dovere rappresentare le istanze e le discordanze di quanti non sono disposti ad unirsi all’eventuale coro di elogi. Franca Ciantia

NB. Per contezza dell’informazione riporto  le risposte alle due interpellanze. 1) per quanto riguarda i dissuasori da installare lungo la circonvallazione  (SS.288/ Via Martiri della Libertà) nei punti critici delle uscite dalle palazzine e dalle villette  della zona di edilizia cooperativa (contrada Cagianca) ma anche in prossimità degli edifici scolastici dislocati lungo questo asse, l’assessore Mania, pur impegnandosi a studiarne ulteriormente la soluzione, si è dichiarato scettico sull’ottenimento delle autorizzazioni necessarie da parte dell’ANAS, essendo questa una strada statale, a questo Curia e la relatrice, la consigliera Maria Pina Pittà, hanno replicato richiamando il precedente esistente, risolto positivamente,  lungo la Via Cavour, anch’essa facente parte della SS 288. 2) Alla seconda interpellanza, che verteva sulla situazione finanziaria all’atto dell’insediamento della nuova amministrazione, il sindaco Lacchiana, consegnando al capo gruppo della minoranza gli atti – le relazione dell’ufficio contabile del comune e dei revisori dei conti e  i rilievi della Corte dei Conti-   ha risposto che la situazione economica si può definire gravissima al limite del dissesto finanziario, per evitare il quale si vede costretto a chiedere una anticipazione di cassa di due milioni di euro, in attesa che vengano onorati i tanti crediti che il comune deve esigere: circa un milione e 800.000 di euro di tasse non riscosse negli anni, un  milione e duecentomila , circa, di credito dall’EAS (una questione annosa che, visti i risultati nei  tanti anni trascorsi, sembra lontana ancora dal risolversi) e i 600.000 euro derivanti dalla vendita della casa albergo  (dei 700.000, con i quali la società finanziaria si è aggiudicata l’acquisto della struttura, solo cento mila sono stati versati, la somma rimanente sarà versata entro il 31 dicembre). La minoranza si è dichiarata insoddisfatta di entrambe le risposte.

Sono stati approvati  all’unanimità (anche con i voti della minoranza) l’adesione al Patto dei Sindaci,  l’ATS Centro Sicilia, e l’anticipazione della quota del fondo destinato al compenso degli squilibri finanziari (art. 30 della LR 5/14), a maggioranza la conferma di adesione al Gal Rocca di Cerere.

l’articolo è pubblicato su Vivienna al link

http://www.vivienna.it/2014/09/06/aidone-i-cento-giorni-della-nuova-amministrazione/