Aidone. Lacchiana. Fa un anno e festeggia con uno strike…quasi strike! Azzerata l’IMU agricola su mozione della minoranza

E’ necessaria una premessa al testo sotto riportato, pubblicato su  Vivienna.it  Già da giorni programmavo di scrivere qualcosa sull’attività di governo di questa amministrazione ad un anno dalle elezioni, ma gli eventi hanno impresso una inaspettata (o quasi) accelerazione: invece di dovere descrivere il pochissimo fatto e il tanto millantato, le supertasse imposte ai cittadini a fronte di una incapacità o mancanza di volontà di riduzione della spesa, mi sono trovata a fotografare la fine della maggioranza, lo sfascio indecoroso della compagine amministrativa, le beghe personali, gli interessi di parte assurti a pratica di governo.  Hanno fatto tutto da soli; alla minoranza e alla cittadinanza è toccato semplicemente prendere atto, ufficialmente in Consiglio Comunale, della spaccatura di cui ormai si parlava in tutte le sedi da qualche mese! Le accuse di inefficienza se li sono lanciati tra di loro e chi poteva dissentire quando provenivano dall’interno? Il tutto certificato davanti al pubblico numeroso, come mai s’era visto al Consiglio, attratto dalla mozione in discussione** (il testo della mozione dell’opposizione); si trattava in maggioranza di agricoltori o proprietari terrieri che si vedono vessati dall’ennesima  tassa, un odioso balzello che certo non aiuta l’attività economica prevalente del nostro territorio, nè quei proprietari che, curando i fondi anche se improduttivi, contribuiscono al mantenimento dell’equilibrio idrogeologico e alla prevenzione degli incendi  frequentissimi nel nostro territorio.

Umanamente dovrei essere contenta di questa debacle, che non è giunta inaspettata ma era insita nel tipo di coalizione  che Lacchiana aveva dovuto mettere insieme per vincere. Era proprio questo il motivo che, nella formazione della nostra lista (NOI AIDONE) e nella campagna elettorale, ci aveva spinto a non cercare e non accettare alcun tipo di compromesso, di patto, di apparentamento di interesse. L’esperienza di tutte le amministrazioni che si sono succedute dal 1993, da quando cioè esiste la legge di elezione diretta dei sindaci,  ci aveva insegnato che la luna di miele tra i viaggiatori male assortiti di questi barconi , in cui ciascuno rema dalla sua parte, dura pochi mesi: non c’è stato finora un solo sindaco che sia arrivato alla fine del mandato  con la stessa maggioranza con la quale è stato eletto.  Ma sinceramente (come ama dire sempre il nostro sindaco), mi dispiace per il finale tragico che si è consumato ieri sera. Non è stato un bel vedere, ma soprattutto è un’altra ferita alla salute del paese già così compromessa: una situazione che non lascia presagire nulla di buono. Cosa può venire da una situazione economica sull’orlo del dissesto, dalla mancanza di progettualità, dalla sfiducia nel futuro dei giovani e meno giovani costretti ad emigrare al nord o all’estero, da un degrado ambientale quasi insostenibile… ???

Aidone. Lacchiana. Fa un anno e festeggia con uno strike…quasi strike! Azzerata l’IMU agricola su mozione della minoranza

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“Stasera si è certificata in consiglio comunale la fine della maggioranza di Lacchiana ad appena un anno dall’insediamento in pompa magna e con una maggioranza bulgara (quanto le concedeva il premio di maggioranza: dieci consiglieri su quindici); nello stesso consesso si è assistito ad uno spettacolo penoso, al volare degli stracci e alla fine triste e ingloriosa di quello che era stato celebrato come il “cambio di verso” della storia di Aidone. La presenza massiccia di giovani e giovanissimi non ha prodotto l’auspicato cambio della mentalità e del sistema clientelare e familiare che aveva imperato per anni, ma, se possibile, la situazione è pure peggiorata.

Per quasi un’anno, come bravi soldatini, allineati e coperti, hanno approvato la qualunque, dalle esose aliquote che, tra TASI, IMU, TARES, hanno prosciugato le tasche dei soliti che le tasse le pagano, all’aumento della spesa pubblica con l’assunzione di un dirigente e di un esperto! Sempre zitti un po’ per convinzione e un po’ per convenienza! Poi qualcosa si è spezzata nel rapporto di fiducia assoluta nel capo; non è il caso di riportare qui le chiacchiere da bar, i rumores da corridoio, che da qualche mese ormai circolano a ruota libera, spesso fatte trapelare ad arte. Quello che è palese è quanto accaduto nel consiglio comunale convocato il 16 giugno per discutere la mozione della minoranza che proponeva l’azzeramento dell’IMU Agricola. L’opposizione non ha avuto bisogno di difendere la propria mozione, cinque consiglieri di maggioranza compreso il presidente del consiglio Chiarenza, hanno adottato senza riserva la proposta dell’opposizione; i rimanenti hanno evocato in aula lo spettro che segnò la spaccatura nell’era Gangi, i partiti e le loro pretese (già perché quando si fanno le liste i gruppi e gruppuscoli, comunque si chiamino sono fondamentali, poi al dunque, nella spartizione della torta, non sono più di peso, devono accontentarsi delle briciole, sacrificarsi sull’altare della Politica!). I partiti! L’UDC, rappresentato dal tandem Palermo-Albergo, hanno presentato un fumoso documento in cui, da una parte solidarizzano con il “populismo” di quanti  avevano già abbracciato l’azzeramento dell’IMU, dall’altra impegnano (?) consiglio, Sindaco e Giunta a ridurre la pressione fiscale (“la tassazione che grava in Aidone è iniqua e devastante, l’Imu agricola è intollerabile” viene da chiedersi chi erano quelli che nel consiglio del 7 novembre 2014 approvavano convintamente le nuove tariffe, forse i loro ologrammi?). L’altro, il partito del sindaco, il PD, rimasto in tre o forse quattro (una giovanissima consigliera si è persa nei meandri del palazzo comunale!), perso ormai ogni controllo, giustamente preoccupati del buco di bilancio, continuavano a chiedere agli ex compagni di imporre almeno l’aliquota minima corrispondente al 4.6 per mille. Fuori tempo massimo! Intanto la cittadinanza, mai così numerosa e rumorosa, ha appreso per bocca della portavoce dell’ex maggioranza, la dott.ssa Calcagno, che questa amministrazione è del tutto allineata al partito nazionale delle tasse, che non ha fatto nulla per diminuire la spesa pubblica, per controllare la scandalosa evasione, e che in pratica ha semplicemente sprecato un anno! Il sindaco ha avuto difficoltà a raccogliere i cocci di questa deflagrazione, non gli è rimasto altro che constatare che intorno alla mozione di minoranza si era formata una nuova maggioranza e che questa non era certamente la sua! Non gli è rimasto altro che minacciare il dissesto, dal momento che, senza le entrate dell’IMU agricola e con i tagli operati dal Governo, il comune non sarà in grado di chiudere il bilancio. Si è votata la mozione della minoranza, il risultato è stato di nove voti a favore dell’azzeramento dell’aliquota e cinque astenuti (sì perché gli stessi che avevano approvato allegramente le altre tasse ora non si sentivano di difendere la nuova davanti ad una cittadinanza esasperata e incattivita che nella proprietà terriera ha da sempre la propria fonte di sostentamento). L’IMU Agricola si è arenata tra le urla dei consiglieri fedeli al sindaco che minacciavano rilievi di illegalità: è arbitrario e illegale, a sentire loro, che un comune decida di non fare pagare questo odioso balzello.

I numerosi presenti, pur nella congestione del momento, hanno esultato quando si sono resi conto che l’IMU agricola in Aidone non si pagherà. Aidone non è l’unico comune, ma sicuramente uno dei pochissimi in Italia.

SINDACO E VICESINDACA POSANO PER LA FOTO-ANNIVERSARIO

SINDACO E VICESINDACA POSANO PER LA FOTO-ANNIVERSARIO

Alla fine, quindi i nodi sono venuti al pettine, le cambiali firmate con leggerezza, per guadagnare l’appoggio elettorale, sono state poste subito all’incasso e qualcuna forse è risultata più indigesta di qualche altra già pagata. È questa una giornata triste per Aidone che a un anno appena dalle elezioni si ritrova di nuovo con un sindaco nel guado che, se si incaponirà a volere amministrare senza maggioranza, seguendo l’esempio del suo predecessore, riserverà al paese altri quattro anni di navigazione a vista, attento solo a barcamenarsi tra gli scogli dell’ordinaria quotidianità, senza meta né porto in vista.

 

 

**   testo della mozione approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 16.06.2015

MOZIONE

 Soggetto proponente: Gruppo consiliare NOI AIDONE.

Oggetto: IMU Agricola.

Il gruppo consiliare Noi Aidone, chiede di inserire la presente mozione all’interno dell’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale di Aidone. Inoltre così come previsto dall’articolo 27, comma 4 e dall’articolo 6 del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale”, la convocazione straordinaria e in adunanza aperta del Consiglio Comunale.

Premesso che:

l’agricoltura è uno dei pilastri fondanti della nostra economia che, già da tempo, vive un periodo di forte crisi legato alle diverse problematiche del settore e pesanti penalizzazioni nei trasporti, nelle condizioni di mercato e nella concorrenza indiscriminata di merci provenienti dai Paesi del Sud del Mediterraneo.

Preso atto che:

il Decreto Legge n°4 del 24/01/2015 convertito nella Legge n°34 del 24/03/2015 ha introdotto l’Imu Agricola, ennesima norma statale che colpisce in modo grave gli Agricoltori Siciliani;

questa tassa è un’imposizione iniqua e insostenibile per il mondo agricolo e per tutti gli agricoltori, perché non fondata sul valore reale dell’immobile, ma su un valore stimato a partire dai dati di reddito catastale che, in alcuni casi, sono estremamente datati e riferiti a condizioni reddituali dell’agricoltura non più rispondenti all’attuale, ed enormemente superiori ai valori reali di mercato.

Considerato che:

dopo aver messo a dura prova i cittadini con l’Imu e la Tasi, il Governo ha deciso appesantire l’imposizione fiscale e la situazione economica di milioni di cittadini, spremendoli con l’ennesima tassa che, è peggiore delle altre, perché colpisce un bene strumentale che serve per lavorare;

le amministrazioni pubbliche hanno la responsabilità e il dovere di agevolare e  non ostacolare questo settore nevralgico per il Paese utilizzando una imposizione assurda che va contro ogni logica di sostegno e di sviluppo;

QUANTO SOPRA PREMESSO, CONSIDERATO E PRESO ATTO

Con la presente mozione si impegna, il Consiglio Comunale, il Sindaco e la Giunta a deliberare:

  • l’esenzione totale di tutti i terreni agricoli ubicati in qualsiasi area e a qualsiasi titolo posseduti, ma anche la restituzione dell’imposta già pagata dai proprietari terrieri in precedenza, attraverso la compensazione in sede di dichiarazione dei redditi.

05/06/2015

F.to I Consiglieri : Nunzio Ciantia, Filippo Curia, Katia Gangi, Maria Pina Pittà; Valentina Raccuglia

Tari, Tasi, Imu: le bugie hanno le gambe corte. R.S.S.e l’urgenza assurta a sistema

le bugie hanno le gambe corte

le bugie hanno le gambe corte

leggi il nuovo articolo sulla materia “Bugie” su Vivienna.it

Aidone. La somma delle bugie non fa una verità – Anche l’ex Sindaco Gangi smentisce Lacchiana

http://www.vivienna.it/2014/11/30/aidone-la-somma-delle-bugie-non-fa-una-verita-anche-lex-sindaco-gangi-smentisce-lacchiana/

http://www.vivienna.it/2014/11/30/aidone-la-somma-delle-bugie-non-fa-una-verita-anche-lex-sindaco-gangi-smentisce-lacchiana/

Su quanto sta succedendo in Aidone è necessaria la riflessione che finora è stata affidata ai post su Facebook, post che non permettono, per la loro brevità, di esporre un’analisi oggettiva e dettagliata. Per scelta non invierò questo articolo a Vivienna, perché è giusto che i panni sporchi si lavino a casa, e perché non voglio ancora sentir dire che Vivienna è l’organo dell’opposizione, cioè del mio gruppo; il giornale on-line, che ormai raggiunge cifre da record nei contatti giornalieri,  semmai ha il “difetto” di essere un giornale libero che dà a tutti la possibilità di esporre le proprie opinioni, anche se come contraddittorio. Vorrei puntualizzare due o tre cose che titolerò qui di seguito:

T.A.R.I. LA SGRADITA SORPRESA D’AUTUNNO: TRE BUGIE NON FANNO UNA VERITÀ

Parto da quanto avevo scritto nel mio articolo “Aidone: i cento giorni della nuova amministrazione” pubblicato su Vivienna il 6 settembre (attenzione alla data). Riporto lo stralcio che riguarda la vagonata di delibere per regolamentare e varare la UIC, la  TASI, l’IMU e la TARI “……all’ultimo momento (l’o.d.g.) era stata integrata di sette punti concernenti  l’approvazione dei regolamenti e delle aliquote  della Imposta Unica Comunale (UIC) coniugata come IMU, TASI e TARI, giunti ormai alla scadenza improrogabile del 10 settembre. E proprio tale scadenza è stata assurta a giustificazione dell’impossibilità del rinvio chiesto dalla minoranza, per avere il tempo materiale di leggere le carte, visto che le stesse non sono state esaminate neppure nell’apposita commissione. Regolamenti e aliquote sono stati approvati dalla maggioranza con l’astensione della minoranza. A quanto pare le tariffe IMU e TARI (ex TARSU) rimangono invariate rispetto al 2013, la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili, la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014) viene stabilita nell’aliquota massima del 2,5 per mille (l’aliquota infatti può variare, sulle prime case, dall’ 1 per mille fino al 2,5 per mille).”

Ho scritto “a quanto pare” perché dalla relazione del ragioniere, che si concentrava soprattutto sulla nuova tassa, la TASI, si evinceva che l’IMU e la Tassa sui rifiuti, in qualunque modo si chiamasse, TARSU, TARES, TARI, restava invariate. Il regalo sembrava fosse solo quello della TASI portata al massimo consentito, o quasi.

Giorno 10 settembre (4 gg. Dopo l’arti. e il CC) nell’albo pretorio del sito del Comune di Aidone, e con grande evidenza anche in Home, sono stati pubblicati i regolamenti, i piani finanziari e le tariffe di IMU, TASI, TARI (8 delibere, in effetti sette perché una è ripetuta due volte). Chiunque può capire che in un’ora di discussione in cui, l’opposizione continuava a chiedere la proroga per avere il tempo almeno di leggerle, la maggioranza continuava a  dichiarare la propria   approvazione convinta e il ragioniere sciorinava a sua volta numeri su numeri di cui si afferrava qualche particolare, non c’è stato neppure il tempo di rendersi conto di quanto si stava approvando. L’opposizione si è astenuta, coerentemente col fatto che non aveva letto le carte e la relazione del ragioniere non era sufficiente ad esporre tutto quello che quelle carte purtroppo contenevano; col senno di poi ci siamo resi conto di avere sbagliato a non votare contro, perché bisognava bocciare a prescindere!!!! (Ns’gnament’ p’ n-autra votta, come si dice in Aidone). Ben presto ci siamo resi conto che le cose non stavano come avevamo capito:

1a BUGIA: l’IMU  era stata aumentata dello 0,5 per mille che, aggiunto al 7,6 precedente, fa 8,10, se aggiungiamo la TASI arriviamo al massimo consentito per legge il 10,60. Non se n’era accorto nessuno, neppure i commercialisti, dal momento che ancora non risulta pubblicata sui siti del tipo www.amministrazionicomunali.it/, o www.riscotel.it/ .

2a BUGIA: la tariffe della TARI non sono assolutamente paragonabili a quelle dell’anno scorso,  purtroppo non sono riuscita a recuperare la delibera del 2013 all’indirizzo qui citato perché non è più presente il documento. Ma, se vado a prendere la mia bolletta dell’anno scorso,  scopro che l’a.s. ho pagato 112,00 € mentre quest’anno ne ho già pagato 161,00, siamo quindi  in presenza di un rincaro nell’ordine quasi del 50%. Vado a vedere le aliquote e scopro che, io che vivo da sola devo moltiplicare per l’aliquota dello 0,90, ma una famiglia di cinque persone arriva al 3,30, e con più di 5 si giunge al  massimo per le utenze domestiche che è il 3,80. Quello che mi ha lasciato esterrefatta, comunque, è stato scorrere le aliquote per ristoranti-trattorie-osterie-pizzerie pub che arrivano alla cifra stratosferica del 48,74,  e quello dei bar-caffè-pasticcerie al 38,50  -un ottimo strumento per incentivare le strutture ricettive e turistiche e per dire ai giovani che vi hanno investito di chiudere!-. Per capire la differenza:  a Uffici, Agenzie e Studi professionali  è attribuita un’aliquota del 7,89. Per farmi un’idea  ho cercato su Internet le tabelle delle aliquote TARI applicate dagli altri comuni, solo pochi comuni siciliani hanno pubblicato le delibere con le tariffe, tra questi il comune di Palagonia che ha stabilito le aliquote corrispondenti: ristoranti etc.  19,44, bar etc. 14,62, uffici etc. 5,14 , e quello di Scordia rispettivamente:  22,58   16,99 3,10.  A detta di qualche amministratore paghiamo il fio di esserci ridotti a meno di cinquemila abitanti e che le persone sole sono troppe, ma, così continuando, se facciamo bene i conti, fra poco saremo meno di tremila e dovremo allora aspettarci ancora un rincaro ancora della dose???

3a BUGIA. Il sindaco, nel corso del Consiglio comunale  famigerato, ha assicurato che entro settembre avrebbe, in un pubblico comizio, spiegato le agli aidonesi come stanno veramente le cose, facendo anche una verifica dei suoi primi 100 gg.. Settembre è passato, ottobre pure e anche la prima decade di novembre volge al termine. Ma ancora la gente aspetta!

La COSTITUZIONE della  S.R.R. – SCADENZA 15.11.2014 – LE SISTEMATICHE CONVOCAZIONE D’URGENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Giunge a scadenza, appunto il  15 novembre  esattamente fra una settimana, la costituzione della S.R.R. (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti); per capire un po’ di più di che cosa si tratta è bene consultare questa pagina del sito della Regione Sicilia-Dipartimento delle acque e dei rifiuti  clicca qui)

I consiglieri comunali, quindi, devono a giorni aspettarsi una urgente convocazione del C.C.. Non voglio qui entrare nel merito della S.R.R. perchè ancora non si conosce l’intenzione dell’amministrazione, non rappresentata neppure in seno alla Commissione consigliare; non sappiamo se c’è l’intenzione di aderire a consorzi di comuni o se si intende gestirla direttamente. Quello che voglio chiosare qui è l’abitudine ormai inveterata di convocare il consiglio all’ultimo momento utile. È stato così per l’istituzione della IUC  (imposta unica che assorbirà TASI-IMU-TARI) di cui sopra (in quel caso l’urgenza è stata strumentale, perché quasi tutti i comuni, anche quelli che non avevano la deroga perché sede di elezione amministrative -cioè solo noi-, hanno deliberato all’ultimo giorno utile: ricordiamo che Enna, per averlo fatto qualche minuto dopo la mezzanotte, ha avuto invalidata la delibera!)  Non si poteva rinviare perché la scadenza era prossimissima (l’errore è voluto), infatti noi abbiamo deliberato il 6 settembre, gli altri chi il nove chi il dieci, l’ultimo giorno utile…..

Queste convocazioni, con l’urgenza pressante,** sono quanto mai sospette e sembrano essere diventate, oltre che strumentali, sistematiche e strutturali. E, dato che a pensar male non si sbaglia, non può non affacciarsi il sospetto che il tutto sia fatto ad arte, per spiattellare  la soluzione voluta senza dare il tempo all’opposizione e alla cittadinanza di conoscere i termini della questione. Le delibere di cui sopra ci danno ragione. Stiamo scoprendo le sorprese ad una ad una, man mano che gli effetti ci piovono addosso!

Ora, per quanto riguarda l’SRR, visto che la normativa è contenuta nella L.R. 9 dell’8 aprile 2010, certamente la scadenza non è stata decisa ieri, né una settimana fa, ne un mese fa, né sei mesi fa. E allora perché arrivare con un testo a sorpresa che sarà conosciuto solo qualche giorno prima dell’approvazione? Considerati i danni incalcolabili che abbiamo subito dalla gestione clientelare e fallimentare dell’ATO, non sarebbe stato meglio condividere con la popolazione la soluzione più conveniente, dal momento che sarà quella che dovrà pagare e quindi la prima ed unica cui spetta decidere del proprio destino? No, dobbiamo aspettare che dal cilindro del mago esca la soluzione che lui -o chi per lui- e i suoi collaboratori riterranno la più adeguata!

** Diverso, ma non meno grave è l’atteggiamento irrispettoso e ripetuto nei confronti del Consiglio; da quello disertato, senza alcuna giustificazione, da tutta la maggioranza  che ha lasciato minoranza e segretario comunale ad aspettare inutilmente, all’altro disertato in prima convocazione perchè, guarda caso, il sindaco si è ricordato all’ultimo momento che doveva celebrare un matrimonio nella stanza accanto….a memoria di chi nei tempi ha frequentato le sedute del consiglio sono cose mai viste, mai accadute. Un esempio dell’arroganza e della sicumera di chi è convinto di disporre di una maggioranza bulgara che lo seguirà senza replicare ovunque li porti! Fino a quando?

Mi verrebbe voglia, come si fa nelle agende, di lasciare delle righe definite perché chi vuole continui la discussione. Quasi quasi lo faccio, perchè saranno tante le cose che ho dimenticare  e che gli aidonesi stanno pian piano scoprendo a loro discapito!

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franca ciantia