Morgantina. Turismo a perdere!

(Distretto) Morgantina. Turismo a perdere!

8POzC9TdMIYwK96c-pPBFMVitVdAfzCmp6dJqMYVRF0Presi dall’entusiasmo suscitato dalla presenza di Morgantina e il Museo di Aidone nella piccola élite dei siti che hanno accolto l’invito dell’assessore Purpura a prolungare l’apertura serale, ai più è sfuggito il costo che questa iniziativa ha comportato per Morgantina. Lo hanno potuto constatare per primi i malcapitati turisti che si sono avventurati nelle ore antimeridiane a Morgantina e hanno trovato i cancelli chiusi; il colmo, poi, lo hanno vissuto quelli in possesso del biglietto cumulativo acquistato alla Villa Romana di Piazza Armerina, dove evidentemente non erano stati avvisati sugli orari aggiornati. Così tutti ci siamo resi conto del costo dell’operazione visibilità: in un colpo è stata cancellata, non solo per il mese di agosto ma per tutto settembre, l’apertura mattutina: il sito di Morgantina è visitabile tutti i giorni dalle 14 alle 19 e dal venerdì alla domenica dalle 14 alle 22. Per fortuna l’orario del Museo non è stato toccato, l’ingresso è sempre alle 9:00, la chiusura è stata prolungata fino alle 21:00.

Foto venere ritagliata120Nell’intenzione dell’Assessore Regionale e del suo direttore generale Pennino c’è la volontà di intercettare i picchi estivi del turismo e far convergere sui beni culturali anche quei turisti attratti solo dal mare e dal clima siculo, ma come sempre si fanno le nozze con i fichi secchi e questa regola è aurea per Morgantina. Dal momento che il personale è sempre quello, se vuoi aprire la sera chiudi il mattino! Ma il conto non torna: si aggiungono 9 ore serali (venerdì-domenica dalle 19 alle 22) e se ne eliminano 35 antimeridiani (lunedì-domenica dalle 9 alle 14!). Questo in primis.  In secundis: il sito di Morgantina è logisticamente preparato ad accogliere i visitatori in notturna, sono stati fatti degli adeguamenti negli itinerari, nella illuminazione, nella messa in sicurezza? Prima di confermare questi orari per il mese di settembre, la direzione del Museo dovrebbe rendere pubblici i risultati dell’esperimento (dati sul numero dei visitatori serali e, statisticamente, numero dei visitatori persi la mattina) e valutare di conseguenza se sia il caso di continuare. Ma a pensar male si fa sempre bene e, memori di quanto accaduto l’anno scorso e dell’impossibilità di fare fronte all’apertura continuativa con il contingentamento degli straordinari imposto dalla Regione, tutta l’operazione sa quasi da aperitivo per affrontare il piatto indigesto che si sta preparando!  Naturalmente sulla questione si registra un assordante silenzio da tutte le parti: l’Amministrazione comunale ha chiesto conto della opportunità e dell’utilità di questa fruizione notturna e soprattutto della chiusura mattutina? Non se ne hanno notizie, intanto il sindaco continua a fare la spola tra Aidone e l’EXPO, accompagnando le migliaia di turisti che da tutto il mondo, dopo avere visto gli Acroliti nella Piazzetta Italia, si precipitano a visitare Aidone, il Museo archeologico, Morgantina! La questione è stata sollevata da qualche “volontario” su Facebook, senza ricevere grande risalto, gli aidonesi parlano tanto, ma quando si tratta di lasciare traccia della propria opinione, e quella di FB sta diventando una vera firma, preferiscono non esporsi, non disturbare i manovratori, temendo chissà quali ritorsioni…

L’altro grande assente è il Distretto Turistico dea di Morgantina. A quanto pare non può occuparsi di problemi di bassa organizzazione quotidiana, impegnato com’è a spendere il grosso malloppo  (solo 732.000 euro) dei fondi comunitari nei quattro fumosi progetti di lancio turistico;*P l’ultimo in ordine di tempo è il progetto di Promo-commercializzazione nel mercato internazionale con tre paesi “target” -Regno Unito, Germania e Russia- che è stato avviato in questi giorni; il ciclo di workshop rivolti a operatori economici e dell’informazione, è partito da Londra, continuerà a Mosca e poi a Francoforte. Lanciamo nel mercato internazionale (non s’è capito perché questi tre paesi, trascurando i paesi arabi, la Cina, gli USA…, magari sperano che siano oggetto di un prossimo progetto!) una mega offerta turistica per portare i turisti in provincia, ma per quali strade, in quali strutture, con quali accessi? A settembre 60 operatori -tra tour operator, buyers, giornalisti, agenti di viaggio-, europei e non, arriveranno sul territorio per visitarlo, studiare itinerari, godere dei beni culturali ed ambientali del distretto, cosa troveranno? La guida d’eccezione è nientepopodimeno che un racconto di Camilleri***, che ad Enna visse per un paio d’anni tra il 1946 e il 1948: visto che il brand tira, ci accodiamo anche noi, così anche Enna entra negli itinerari dello scrittore agrigentino che ha fatto la fortuna di Modica, Scicli e Ragusa, non si sa mai!

morgantina-turismoaperderel’articolo su Vivienna

 

 

 

 

 

 

* tra i progetti c’è quello del sito “Guide d’autore” ( www.ennaguidedautore.it/ in italiano ed in inglese, in via di allestimento, fornito anche di una applicazione mobile ) realizzato dall’Associazione Civita, che non promette granchè se resta com’è: lentissimo!

 Comunicato Stampa dell’avvio del progetto di promocommercializzazione

**   Dei 4 progetti approvati quale sarà il primo a partire
Al via il progetto di promocommercializzazione per il Distretto di Morgantina volto all’incremento dell’incoming turistico a carattere internazionale.
 Realizzazione di attività di comunicazione nei Paesi target
Il progetto mira alla diffusione del territorio come alternativa alla Sicilia classica e comunemente conosciuta.  Target: operatori turistici UK, Russia e Germania/ principali stakeholder e giornalisti . Attraverso un percorso emotivo ed enogastronomico verrà presentato il Distretto e il territorio di Enna con le ricchezze dell’entroterra Siciliano e le ricchezze naturali ed enogastronomiche, affinché la destinazione diventi oggetto dei molteplici pacchetti turistici proposti dagli operatori esteri. 
Ideazione e realizzazione di materiale promo-pubblicitario

Il progetto di promo-commercializzazione in partenza questa sera a Londra cosa prevede? Come si svilupperà?

Workshop presso le sedi ENIT
Le attività di promo-commercializzazione nei paesi target, Germania, Russia e Inghilterra, prevedono l’organizzazione di un ciclo di workshop rivolti esclusivamente a operatori economici/buyer e giornalisti/blogger esteri. Le attività di workshop, da effettuarsi nelle differenti sedi dell’ENIT presenti in ciascuno dei tre paesi target (Londra, Francoforte e Mosca), verranno realizzate perseguendo i seguenti obiettivi: Implementare, presso i possibili buyer esteri, la conoscenza delle innumerevoli risorse culturali, naturalistiche, enogastronomiche e artigianali che il Distretto Turistico offre. Presentare, agli operatori internazionali, in forma esperienziale e incisiva i servizi e le strutture presenti sul territorio distrettuale. Aumentare il flusso di turisti in arrivo presso le aree del distretto, diversificandone i target e distribuendone i flussi in tutte le stagioni dell’anno. Valorizzare l’offerta e incuriosire i buyer verso quelle mete, soprattutto dell’entroterra, che attualmente risultano meno fruite. Sarà quindi indispensabile presentare al meglio gli itinerari ipotizzati dal Distretto e dare visibilità alle innumerevoli e importanti manifestazioni ed eventi che contraddistinguono il territorio.
Ecco di seguito il calendario degli incontri: London / 26th August 2015 /From  18.30 to  21.00 /*****The Homage Bar at Waldorf – The Waldorf Hilton- Aldwych.London.WC2B 4DD
 Frankfurt /02nd September 2015/From  18.30 to  21.00- *****Enit Room-Barckhausstr. 10 Aldwych-60325 Frankfurt am Main
 Mosca /31th  August 2015/***** Enit Room
60 operatori europei e non arriveranno sul territorio, cosa faranno? Dettaglio del programma e delle provenienze
I destinatari degli educational educational tour – press & influencers trip sono suddivisi in due macro-gruppi: –          Buyers – Tour operator e/o  agenti di viaggio operanti nei paesi target; –          Giornalisti, redattori,  autori,  blogger,  troupe  televisive paesi target
Date: 8 -11 Settembre 2015 – Il gruppo: 60 tra operatori e stampa:                  20 UK –                  20 Russia –                  20 Germania
Il progetto
L’idea progettuale che guiderà la creazione degli itinerari non è solo quella di realizzare un semplice itinerario turistico ma una vera e propria rete organizzata di imprese, enti ed istituzioni in grado di portare il territorio ed i suoi elementi distintivi (risorse ambientali, culturali, ecc.) a competere sui mercati globali, realizzando un progetto integrato del territorio e presentando e promuovendo i diversi soggetti coinvolti pubblici (Enti, Associazioni, ecc.) e privati (strutture ricettive, aziende agro-alimentari, ristoranti, botteghe di artigianato, ecc.) attraverso un’unica immagine.
Il programma di massima
Quattro giorni destinati alle bellezze turistiche e alle eccellenze produttive e turistiche del territorio. Un tour nel Distretto Turistico “Dea di Morgantina” luogo caratterizzato dalle bellezze architettoniche di Piazza Armerina, con le sue ville già patrimonio dell’UNESCO, dall’antica polis dell’area archeologica di Morgantina, passando attraverso i paesaggi tipici della zona, dal lago Pergusa alla Riserva Naturale Rossomanno, per giungere ad Enna, luogo in cui visse per diversi anni Andrea Camilleri, fenomeno letterario davvero unico e inimitabile diventato autore best-seller con il suo commissario Salvo Montalbano. Spazio anche alle eccellenze produttive del territorio con visite mirate ad alcuni dei principali produttori enogastronomici locali.

Il racconto di Cammilleri

*** Discovering the Tourist District “Goddess of Morgantina”

La Sicilia luogo incantato di profumi, colori e aromi che vi rapiranno per sempre, luogo di letteratura e storia lungo le tracce del commissario Montalbano e dello scrittore Andrea Camilleri
Londra incontra il magico territorio della Sicilia
Londra, 26 agosto 2015 -Tutta la bellezza del Distretto Turistico “Dea di Morgantina”, piccola gemma racchiusa nella Provincia di Enna, nel cuore dell’isola di Sicilia, incanterà Londra per una serata speciale dedicata alla presentazione della Provincia di Enna, in un viaggio tra tradizioni, culture e cibi tipici del noto Distretto e dell’intera regione.  Il Distretto Turistico “Dea di Morgantina” luogo caratterizzato dalle bellezze architettoniche di Piazza Armerina, con le sue ville già patrimonio dell’UNESCO, dall’antica polis dell’area archeologica di Morgantina, passando attraverso i paesaggi tipici della zona, dal lago Pergusa alla Riserva Naturale Rossomanno, per giungere ad Enna, luogo in cui visse per diversi anni Andrea Camilleri, fenomeno letterario davvero unico e inimitabile diventato autore best-seller con il suo commissario Salvo Montalbano.  Un successo da oltre 30 milioni di copie con titoli tradotti in tutto il mondo, che non fanno in tempo ad uscire ed entrano in testa alle classifiche dei più venduti, piacendo in Italia, all’estero e a lettori di tutte le età.
In quei due anni ennesi, proprio in quelle due stanzette, credo di essermi formato come scrittore”.
Questo il legame tra Andrea Camilleri ed Enna come lui stesso racconta nel documentario RAI Educational “Il luogo, la memoria”, dove lo scrittore narra in prima persona, alcuni episodi della sua vita e della sua Sicilia, in particolare gli anni dell’adolescenza trascorsi ad Enna, quando sente nascere il desiderio di scrivere.
 Di seguito il testo del racconto dello scrittore:
 “Ho vissuto ad Enna tra il ’46 e il ’48. Avevo 21 anni. Dal Belvedere guardavo i paesi vicini e nello stesso tempo lontani, i laghetti, i boschi, ora azzurri ora bianchi, a seconda della neve. Il paesaggio si poteva trasformare in mare, solo se si voleva. E questo pensiero mi consolò. L’aereo  passava sopra di noi. Io guardavo in alto e invece un uomo vicino a me guardava in basso e mi disse  “guardi che vola in basso.” Lui si chiamava Franco Cannarozzo e diventammo amici.  
Il nemico feroce di Enna si chiama freddo.
Passavo molto tempo a letto, con il passamontagna. Ascoltavo musica jazz e scrivevo poesie. Il mio brano preferito si chiamava “Sweet Georgia Browns”. E così trascorrevo i miei giorni. Avevo degli amici, Franco Enna, Salvatore Pasqua, Arnoldo Farina. Quest’ultimo era in grado di mangiare venti paste alla crema in una sola  giornata. Un giorno avvenne il miracolo, durante una mia passeggiata, mi imbattei nella biblioteca comunale, vi entrai: non c’era nessuno. Solo delle stufe e tanti libri. Un uomo mi chiese con distacco: “Desidera?” E io risposi laconico: “Nulla volevo guardare”
 Allora si presentò: “Sono l’avvocato Fontanazza, il direttore”.  Da quel giorno in biblioteca ci andai volentieri anche per il tepore che emanavano le stufe. Fontanazza lesse le mie poesie e  mi conquistai la sua fiducia. Mi apri’ le porte del tesoro: due stanze con i lasciti non schedati di Lanza e Savarese. Io in quelle due stanze mi persi e lì mi formai come scrittore. L’avvocato continuava a leggere i miei racconti e le mie poesie e continuava a rimproverarmi per i troppi errori di battitura. Nel 1947 vinsi il premio Firenze con una commedia. Poi mi trasferii a Serradifalco. Lì vivevo conoscendo luoghi e persone cominciai a percepire la memoria degli stessi luoghi, a intravedere le radici e mi insinuava il sospetto che il mare erodeva la memoria. Forse per questo i miti resistono alla Storia, solo perché vivono al centro dell’Isola. 
A Pergusa, dalle lacrime di Cerere nasceva il lago e si dava corso al ciclo della vita e della morte. Anche alle miniere di zolfo sono legati miti e leggende. I Siciliani vi hanno trascorso gran parte della loro esistenza. I sopravvissuti portavano il marchio del lavoro: nei polmoni o nella cassa toracica storpiata dall’eccesso di peso. La continua presenza della morte è un lascito della dominazione spagnola. Il senso della morte è un elemento connaturato di Siciliani. Il suo pensiero aiuta a vivere. La religiosità cade spesso in superstizione e trova il suo acume nel lutto religioso, con le rappresentazioni legate alla settimana santa ad Enna.
Le confraternite sono un unisono di sentimenti, una unione fraterna. Ma il cappuccio dei confrati in realtà isola l’individuo da quello che gli sta accanto, così il dolore è singolo.
Ogni Siciliano è un’isola nell’isola. Pertanto non direi sicilitudine, ma isolitudine. A Serradifalco vivevo la smania del viaggio. Prendevo il treno e vagavo per Enna, Calascibetta, Pietraperzia, come un viaggiatore incantato da una Sicilia sconosciuta e ogni paese, come Rosario nel libro di Vittorini, mi sembrava la più bella cittadina che vedevo, fino a che non mi recavo in un altro paese che mi sembrava ancora più bello ancora. Il mio ricordo vaga ad uno zio generale, patito di fumo, braccato un giorno dai tedeschi che minarono il suo nascondiglio. A quel punto dalle tegole si misero a piovere sigarette… Quanti pensieri legati alla guerra. Poi con lo sbarco degli Alleati cambiò tutto. Libertà e democrazia sono legate alle conquiste interiori. Cominciarono le migrazioni negli Usa. Troppi morti qui nelle miniere. I patti agrari soffocarono nel sangue. Il connubio tra mafia, banditismo, destra agraria portò alla strage di Portella della ginestra. E in questo contesto ecco l’elemento femminile che si sacrifica per l’uomo cui ubbidisce sempre.  Quante volte l’uomo siciliano non si è meritato la devozione della donna! Non ho mai creduto alla sottomissione del gentil sesso. L’esempio era mio nonno che commercializzava in zolfo, un uomo autoritario e potente, ma di notte sempre mite ai consigli della moglie. Le raccontava dei suoi affari e le chiedeva: “E tu che ne pensi Elvirù?”. A bassa voce. Non doveva  farlo sentire alla famiglia, altrimenti il gioco delle parti veniva smascherato. Eppure la mattina successiva scendeva nel suo ufficio e dava dimostrazione di avere preso decisioni importanti durante la notte che portava consiglio.
 Dopo svariati anni tornai ad Enna come assistente del regista Orazio Costa. A teatro Garibaldi il pubblico era gelido, e proprio lì  si ballava  a Carnevale, dai palchi come un festone, lunghi fili di salsiccia si snodavano, caratterizzando serate indimenticabili. Il mio ricordo è un  teatro pantagurelico. 
 La  Sicilia… che dire di questa isola? Che cambierà. Che la sottomissione al potente sarà cancellata. Che cambierà senza perdere la sua variegata identità e gli occhi delle ragazze non saranno più velati dalla malinconia”.

 

 

Riempiti i vuoti al Museo Archeologico di Aidone. In mostra monili ciprioti dal MET, gioielli dal Salinas di Palermo, metope da Selinunte

Conferenza di presentazione nella ex chiesa di San Francesco

Conferenza di presentazione nella ex chiesa di San Francesco

Da venerdì tre aprile nel Museo Archeologico di Aidone, due mostre temporanee riempiono i vuoti lasciati dagli Argenti ellenistici, volati in America, e dagli Acroliti delle Dee Demetra e Kore che sono partiti alla volta di Palermo, per essere restaurati in attesa di rappresentare dal primo maggio la cultura e la storia della Sicilia all’EXPO di Milano.

Alcuni dei sei monili ciprioti della collezione Cesnola dal MET

Alcuni dei sei monili ciprioti della collezione Cesnola dal MET

Una assenza di peso che in qualche modo è stata compensata dagli stessi responsabili del Metropolitan Museum che hanno prestato, per i quattro anni in cui gli Argenti resteranno a NewYork, una parte del cosiddetto “Tesoro di Kourion” costituito da gioielli della “Collezione Cesnola”: una parure di orecchini in oro, con pendenti a testa femminile e a cono risalente alla prima metà del IV se. A.C.; quattro preziosissime collane del IV sec. a. C. in oro e pietre preziose; ed infine il pezzo più “moderno” della collezione, una coppia di pendenti in oro con granati e berilli a protome di delfino risalente al  II – I sec. a.C..

Gli Ori dal Museo Salinas. In primo piano il diadema di Prizzi con rappresentazione di corteo dionisiaco

Gli Ori dal Museo Salinas. In primo piano il diadema di Prizzi con rappresentazione di corteo dionisiaco

La sinergia di Assessorato Regionale, direzione del Museo Archeologico Regionale “Antonio Salinas” di Palermo e Museo di Aidone ha permesso l’arrivo degli interessantissimi prestiti, che resteranno nel museo aidonese fino al 31 ottobre, tutti provenienti Salinas. Per il Museo di Aidone è la prima volta che vengono esposti capolavori provenienti non da Morgantina ma dai tre canti della Sicilia in una ideale ricostruzione della storia comune che si dipana dal settimo al primo secolo avanti Cristo. Si tratta di un’altra piccola collezione di monili d’oro di età ellenistica, finemente cesellati, provenienti da vari siti della Sicilia. Tra gli altri lo splendido diadema di Prizzi con raffigurazione di un corteo dionisiaco, alcune corone composte da foglie in lamina d’oro da Tindari e Gela, una parure, orecchini e pendente da Monte San Basilio in territorio di Scordia.

A sinistra la Sfinge alata, a destra la Triade di Delfi

Le due metope di epoca arcaica dall’acropoli di Selinunte. A sinistra la Sfinge alata, a destra la Triade di Delfi

Il  Salinas ha prestato le due preziosissime metope arcaiche, fresche di restauro, provenienti dall’Acropoli di Selinunte: fanno parte di un gruppo detto delle piccole metope, considerate le più antiche forme di arte figurativa siciliana, scolpite tra la fine del settimo e gli inizi del sesto secolo a. C.. La più antica è certamente la metopa

 Busto fittile di Persefone adorno di una collana del "Tesoro di Kourion"

Busto fittile di Persefone adorno di una collana del “Tesoro di Kourion” – collezione Cesnola MET

rappresentante la cosiddetta Triade delfica. E’ composta di una ventina di frammenti, rinvenuti in tempi e in punti diversi. A sinistra c’è Apollo, con la lira, al centro la madre Latona, con nella destra una corona e a destra la gemella Artemide con un arco nella mano destra. Il modellato e la resa delle figure suggeriscono una maggiore arcaicità rispetto alle altre, da notare anche la testa di prospetto e le gambe di profilo della figura di Apollo. L’altra metopa è quella più famosa della Sfinge alata: il motivo della sfinge, molto comune nell’area greca e poi latina, è documentato in Sicilia da questo unico esempio, che si può spiegare con le origini e le vicende di Selinunte. La Sfinge vi è rappresentata volta a destra, ritta sulle zampe anteriori e piegata, ma non accovacciata, su quelle posteriori; è visibile una sola ala; i capelli sono resi a calotta sulla testa con quattro trecce che scendono sulla spalla destra; la coda, straordinariamente lunga, descrive una voluta.

Il taglio del nastro. 3 aprile 2015

Il taglio del nastro. 3 aprile 2015

L’inaugurazione della mostra è avvenuta sabato scorso, vigilia di Pasqua; alla presentazione e al taglio del nastro erano presenti, oltre ai padroni di casa -la direttrice del Museo, la dott.ssa Laura Maniscalco e il sindaco di Aidone Vincenzo Lacchiana-  la direttrice del Museo Archeologico Regionale “Antonio Salinas” di Palermo, la dottoressa Francesca Spatafora, il Dirigente Generale alle Attività Produttive, l’architetto Alessandro Ferrara, e il Console onorario di Cipro a Palermo, il dott. Sebastiano Provenzano.

la vetrina "Morgantin" a testimoniare la tradizione  di botteghe di orafo, i ritrovamenti nelle tombe.

Vetrina “Morgantina” per testimoniare la tradizione di botteghe di orafo, i ritrovamenti nelle tombe, i gioielli “indossati” dai busti fittili.

Per meglio contestualizzare le opere di oreficeria e creare una sorta di file rouge tra i prestiti e  il sito Morgantina, un’intera vetrina è stata dedicata a interessanti reperti, provenienti dal nostro sito, che ci mostrano come qui sia documentata, non solo la presenza di gioielli e ornamenti -rinvenuti nelle tombe e rappresentati sull’abbigliamento femminile nelle numerose terrecotte figurate e soprattutto sui busti di Persefone-, ma anche l’esistenza di botteghe artigiane dove si producevano oggetti di oreficeria fin dalle epoche più antiche. È di epoca protostorica, dall’abitato di Cittadella, la forma di fusione per anelli rinvenuta in una capanna del IX sec. a.C., e di epoca ellenistica l’incudine da gioielliere rinvenuta in una abitazione del quartiere ovest nei pressi della plateia A. Dopo le terrecotte, le monete, anche la gioielleria a Morgantina merita  un più importante approfondimento e rientrare, magari, tra quegli eventi annunciati dalla Maniscalco, tra cui la celebrazione del 60esimo  anniversario degli inizi scavi archeologici a Cittatedda e Sedd’U Rann’ (Cittadella e Sella Orlando, le due principali contrade su cui insiste rispettivamente l’abitato protostorico e arcaico e la città ellenistica.

Alcuni dei sei monili ciprioti della collezione Cesnola dal MET

Alcuni dei sei monili ciprioti della collezione Cesnola dal MET

 

orecchini con pendente a cono - Cesnola

orecchini con pendente a cono – Cesnola

 

gancio

 

 

 

 

collana

 

 

Cronache da Aidone: inaugurazione della mostra dei gioielli ciprioti e del Cristo del Seicento

cristoGiornate cariche di eventi sono quelle che si preparano per Aidone nelle due prossime settimane.

Il 24 marzo dalle ore 18 nella chiesa dell’Annunziata si accoglierà la statua del Cristo, restaurata e riportata alle origini dalla restauratrice ennese Maria Angela Sutera. Sarà l’occasione finalmente per i fedeli di ammirarla e venerarla nelle fattezze e nei colori originali secenteschi. La confraternita di Maria SS.ma dell’Annunciazione, presenterà la statua nella propria chiesa alla presenza di esperti ed autorità civili e religiose nonché dei dirigenti e responsabili della Soprintendenza di Enna e dell’Ufficio BB. CC. Della Curia di Piazza Armerina.

manifesto esposizione gioielliGiorno 3 aprile, venerdì santo, si annuncia un altro grande evento: alle 10 di mattina al Museo Archeologico sarà inaugurata la mostra “Tra Cipro e Sicilia preziosi ornamenti del passato. Nella sala, che per quattro anni ha ospitato gli Argenti del tesoro di Eupolemo, oggi al Metropolitan Museum di New York, saranno esposti monili appartenenti alla collezione Cesnola, in prestito dallo stesso Met, e altri provenienti dal Museo Archeologico Antonio Salinas di  Palermo. Nel contempo si sono avute assicurazione sull’apertura del Museo e del sito di Morgantina domenica 29 marzo!

Intanto Il museo di Aidone e il sito di Morgantina sono entrati nelle audio guide di IziTRAVEL, un izitravel1.network mondiale dove è possibile, con una semplice applicazione, utilizzare o addirittura scaricare e usare offline sul proprio smartphone  l’audio guida di città e musei. Insieme a Scicli e Ragusa Aidone è tra le prime realtà turistiche siciliane dove ci si si potrà lasciare guidare da  IziTRAVEL (http://izi.travel/it/63968-museo-regionale-di-aidone/it). È un servizio in
divenire dove sono però già presenti le maggiori città del mondo da NewYork a Roma da Parigi, Madrid a Firenze. Ne va giustamente orgogliosa la direttrice del Museo di Aidone e tutti ci auguriamo che  l’occasione venga colta dall’ Assessorato ai BB.CC. e AA. di Aidone con l’inserimento della guida del centro storico.

4 san giudaNella settimana seguente, dalla domenica delle Palme a quella di Pasqua  sarà un susseguirsi di liturgie, riti e tradizioni che metteranno in scena i Misteri della condanna, della morte e della resurrezione di Gesù: la particolare funzione delle Palme con la presenza dei giganteschi 12 santoni, le processioni penitenziali delle confraternite che fanno il precetto, l’adorazione, il mercoledì’, della statua di cui sopra, la visita ai “sepolcri”, gli altari dell’Eucarestia, la sera del Giovedì santo e venerdì mattina, “a scisa a cruci” e la processione del Venerdì santo, la “Giunta” di Pasqua ed infine la Pasquetta bel tempo permettendo!

Intanto questo sabato è stato ricco di impegni per l’amministrazione comunale: di mattina il sindaco ha incontrato il sottosegretario Davide Faraone in visita ad Aidone e Piazza Armerina nell’ambito della giornata contro la Mafia della XX giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nel pomeriggio, nel corso del consiglio comunale, è stata assegnata la cittadinanza onoraria a due gemelline, nate da una copia di Pakistani, che vivono in Aidone all’interno dello SPRAR; e, dulcis in fundo, c’è stato l’annunciato imagesincontro del vice presidente dell’Assembla siciliana,  Venturino,  con dirigenti dell’Anas, e i sindaci dei comuni interessati. Venturino ha presentato il mirabolante progetto per la costruzione di una linea ferroviaria che dovrebbe collegare il sito di Piazza Armerina con Aidone e Morgantina e poi con i paesi come Dittaino che già facevano parte dell’antico tracciato. L’ennesimo “piano strategico” che dovrebbe portare masse enormi di turisti in Aidone; si continuano a millantare progetti, più o meno realizzabili, in un lontano futuro mentre oggi  si assiste  impotenti al progressivo e irrefrenabile spopolamento dei nostri paesi e alla partenza dei nostri giovani, in fuga, da soli o con le loro famiglie verso zone  più ricche e più ospitali. pubblicato su Vivienna.it domenica 22.marzo.2015

Aidone. In attesa degli strali di Lacchiana contro REGIONE, ANAS, FEC….

museo_aidone (59)Il sindaco di Aidone Vincenzo Lacchiana in questi giorni “tuona” minaccioso, non si sa bene contro o verso chi, di dimettersi se gli Acroliti non dovessero partire per Milano, ritenendo che l’esposizione dei preziosi acroliti delle dee Demetra e Kore nel padiglione siciliano dell’EXPO, siano un’occasione di visibilità che Aidone non può assolutamente lasciarsi sfuggire!
A prescindere dalla condivisione o meno di questo opinione, tutti gli estimatori del patrimonio aidonese potrebbero rivolgergli l’invito a dimettersi per tanti motivi più validi riguardanti la gestione dei beni culturali, storici e artistici del paese. Mandiamo pure gli Acroliti a Milano a incentivare la nostra proposta turistica, ma i potenziali visitatori, oltre ai notevoli beni da vedere, vorranno conoscere anche l’offerta turistica che Aidone è in grado di proporre.
I tanti articoli e servizi apparsi negli ultimi tempi sui media nazionali hanno evidenziato l’insufficienza delle strutture e infrastrutture a fronte del notevole patrimonio che meriterebbe ben più considerazione. Quegli estimatori, non solo aidonesi, a cui sta molto a cuore il destino del nostro territorio, vorrebbero sentirlo minacciare, battendo i pugni sui tavoli degli assessorati e facendo la voce grossa nelle stanze del potere in cui il sindaco, a quanto pare, è di casa e in cui siedono i potenti ai quali, a quanto pare, starebbe a cuore la sua permanenza sulla poltrona di sindaco:

– Mi dimetto se non viene istituito immediatamente dalla Regione il Parco Archeologico di Morgantina (a proposito il sindaco sa a che punto è la pratica, se è uscita dai cassetti della Soprintendenza?)!

– Mi dimetto se non vengono riconsegnati al Museo di Aidone almeno una parte di tutti i reperti giacenti nei magazzini del Museo di Agrigento e di Siracusa, soprattutto il tesoro di monete d’argento (nelle teche, allestite al museo per accogliere le monete promesse da Siracusa, sono state appoggiate in modo scintinesco delle anonime monetine illeggibili, così tanto per non lasciarle vuote!)!

la testa di Ade  esposta al museo di Malibù

la testa di Ade esposta al museo di Malibù

– Mi dimetto se l’Assessorato Regionale ai BB CC non si attiva immediatamente per riportare al Museo di Aidone la Testa di Ade, che il Museo Getty di Malibù già due anni fa si è dichiarata disponibile a cedere volontariamente e che per inefficienza della burocrazia regionale resta ancora in America!

– Mi dimetto se l’ANAS non incomincia subito i lavori sulla SS 288, visto che la stessa Azienda più volte ha dichiarato che gli stessi sono stati finanziati!

– Mi dimetto se il Ministero degli Interni non si decide a restituire alla cittadinanza la ex Chiesa di San Domenico, che per il FEC è uno dei migliaia di beni abbandonati e dimenticati in tutto il territorio nazionale mentre per Aidone costituisce l’unica possibilità di avere lo spazio pubblico -adeguato per mostre, convegni, concerti- che non ha mai avuto e che non avrà ancora chissà fino a quando!

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dettaglio della chiesa di San Domenico: bugnato a punta di diamante, cantonali con decori a chiocciolia

– Mi dimetto se non riuscirò a recuperare in qualche modo il possesso delCastello di Pietratagliata, prima che non ne resti pietra su pietra, e se non riuscirò ad ottenete il ripristino della strada provinciale che lo costeggia ormai impercorribile, ridotta in modo talmente male da sconsigliare anche il più coraggioso degli escursionisti!

– Mi dimetto se almeno uno degli eventi collegati all’EXPO non sarà celebrato nella terra di Demetra che gli Acroliti vanno a rappresentare, considerato che il comunicato stampa di ieri annuncia eventi in tutta la Sicilia tranne in quella interna delle province babbe di Enna e Caltanissetta!

– Mi dimetto ……. Se il “portale turistico” del nuovo sito internet del Comune appena pubblicato non si mette d’accordo con la grammatica e la sintassi della lingua italiana (stendendo, almeno per ora un pietoso velo sui contenuti!)!

TANTO RUMORE PER NULLA! Che fine hanno fatto le mirabolanti promesse legate al “Il ritorno delle dee 2009/2011”?

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Il rientro della Venere –

A quasi cinque anni dall’epica stagione dei “rientri”, vissuta dagli aidonesi tra il 2009 e il 2011, è giunto il momento di fare il punto su quanto doveva farsi, su quanto era stato promesso che sarebbe stato fatto e su quanto non è stato neppure iniziato. Il bilancio presenta pochissime luci e molte ombre: abbiamo riavuto i preziosi reperti ma ben poco è stato fatto per valorizzarli e perchè diventassero veramente il trampolino per la rinascita e la crescita di Aidone; i visitatori sono aumentati, ma, tranne i dovuti adattamenti degli ambienti espositivi, pochissimo è stato fatto per rendere più accogliente il Museo ed il sito archeologico di Morgantina. La campagne pubblicitarie non sono mai partite e d’altra parte ci si doveva limitare ad invitare la gente a venire in Aidone per vedere i reperti: mordi e fuggi.  Qual’era la nostra offerta turistica? i posti letto sono ancora e sempre, come nel 2009, solo pochi  in pochi B&B!…..

A quasi un anno dall’insediamento della nuova dirigenza del Museo Archeologico di Aidone e dell’Istituendo Parco di Morgantina, in che condizioni versa il nostro prezioso – a parole – patrimonio culturale? Le riflessioni, qui esposte, sono conseguenti ad alcune visite fatte in questi giorni a Morgantina e al Museo, all’accertamento di sentito dire, al recente convegno sugli Argenti, ad una chiacchierata con la Direttrice, la dottoressa Laura Maniscalco, di cui mi ha colpito particolarmente l’amara considerazione, frutto di questo suo primo anno di attività, che suona più o meno così: l’aumentata importanza di Morgantina e del Museo, anche a seguito dei preziosi reperti restituiti dagli americani, dell’attenzione internazionale, dall’aumento considerevole dei visitatori, non ha visto un proporzionale aumento di interesse da parte della Regione con adeguate rimesse finanziarie, anzi se è possibile sono pure diminuite; come già rilevato da qualche anno, tutto è demandato alla buona volontà di quanti – dirigenti, funzionari, custodi, volontari – affrontano i problemi di tutti i giorni con un impegno che spesso va ad di là dei compiti istituzionali. Problemi quotidiani che vanno dalla inadeguata fornitura d’acqua, che costringe a chiudere i bagni, alla impossibilità di pagare le bollette, alla mancanza di carta e di fotocopiatore, alle insufficienti dotazioni degli uffici – dai pc alle sedie -, all’impossibilità di potere procedere ad una pulizia sistematica, alla mancanza di una linea telefonica, al personale insufficiente, solo in parte compensato dalla presenza degli impiegati centuripini (temporaneamente spostati in Aidone) e dalla costante presenza di volontari. Il contributo finanziario corrisposto della Regione per la gestione corrisponde alla quota minima, da momento che non è calcolato sull’importanza, la consistenza o l’ampiezza del sito e del Museo, ma solo sul fatto che si trova in un piccolissimo centro e non in una grande città. Gli incassi dai biglietti, tranne che per la percentuale destinata alle casse del comune, vanno a finire nel pozzo senza fondo delle casse regionali perché il Parco, che potrebbe avere una certa autonomia finanziaria ed incamerare gli incassi dei biglietti, è ancora lontanissimo dall’essere istituito. La Soprintendenza di Enna continua ad essere latitante e finché non si deciderà ad inoltrare all’Assessorato regionale la documentazione relativa alla perimetrazione del Parco di Morgantina e di quello della Villa Romana di Piazza Armerina, la procedura di costituzione del Parco non potrà essere avviata! Cui prodest? Chi ha interesse che i due Parchi non nascano? La domanda è retorica.

acroliti

gli acroliti di Demetra e Kore

In epoca di spending review, di sprechi denunciati da ogni parte della pubblica amministrazione, sembra veramente di vivere la statistica del pollo di Trilussa. La percezione che si ha è che i governi siciliani agiscano in modo del tutto schizofrenico; a parole continuano a vantare i giacimenti culturali come la vera miniera d’oro, l’unica che potrà portare ricchezza e lavoro alla stitica economia siciliana, nei fatti, invece, continuano a trattare quello dei BB.CC come la cenerentola degli assessorati e se si va a guardare nei magri bilanci si scopre che la quasi totalità del budget è destinato al pagamento del personale e che solo poche briciole sono riservate alla manutenzione e agli investimenti!
Tra l’altro la cronica carenza di personale, aggravata dalla normativa che limita fortemente l’uso dei turnazione e degli straordinari nei giorni festivi, è condivisa anche dagli altri grandi musei e siti siciliani; dal Paolo Orsi, al Museo Eoliano di Lipari ormai tutti o quasi osservano la chiusura pomeridiana nelle domeniche e nei giorni festivi e quella del lunedì. In questo Aidone fa eccezione, è tra i pochissimi siti aperti di lunedì e per quanto riguarda la chiusura festiva, con grandi difficoltà, si sta garantendo l’apertura del Museo nella mattinata e del sito archeologico nel pomeriggio della domenica, permettendo così al turista di organizzarsi le due visite, magari pranzando in Aidone. A tal proposito, però, tranne che non intervengano novità impreviste, la dottoressa Maniscalco ha confermato la chiusura del primo novembre.

riproduzione con tecnica 3D Scanning a luce strutturata

riproduzione con tecnica 3D Scanning a luce strutturata

Eppure, nonostante i problemi di viabilità e la carenza dei servizi offerti, il Museo e il sito di Morgantina continuano ad essere centro di interesse di studiosi e giornalisti italiani e stranieri e ad attrarre un turismo di qualità, fatto di visitatori attenti ed entusiasti di quanto trovano, ad essere al centro di iniziative didattiche e culturali come la campagna di scavi a cura della Kore, la collaborazione con l’Università di Palermo per l’acquisizione con tecnica 3D Scanning a luce strutturata degli Argenti di Eupolemos, l’intervento di volontariato attivo da parte dei Marines di Sigonella, che saranno al lavoro per ripulire e diserbare giorno 29 e poi a maggio, l’attività didattica proposta alle scuole etc…..
Nell’ultimo degli eventi, il convegno “Progetto Argenti. Nuovi dati sugli Argenti della casa di Eupolemos a Morgantina” celebrato lo scorso otto ottobre, sono stati presentati: l’interessantissimo lavoro di riproduzione degli Argenti con laser-scanner curata dall’ingegnere Francesco Di Paolo, i risultati delle indagini diagnostiche non distruttive sui reperti effettuati dal dott. Schiavone e dalla dottoressa Alberghina della S:T:Art-Test – lavori che hanno mostrato, se era necessario ribadirlo, l’estrema fragilità dei preziosi reperti, tale che non consiglierebbe i viaggi verso il MET di New York, dove, probabilmente, sarà impossibile non mandarli -, una pubblicazione sullo stesso argomento dell’architetto Caruso ex direttore del Museo aidonese. Il convegno è caduto nel bel mezzo della polemica sul trasferimento degli Argenti in America allo scadere dei quattro anni concordati nell’accordo internazionale siglato nel 2006 dal direttore del Met Montebello e l’allora ministro Buttiglione. L’accordo prevedeva che ogni quattro anni il Tesoro prendesse la strada alternativamente per Aidone e poi per NewYork e che al Museo americano il Ministero dei BB. CC. prestasse reperti di uguale valore; per questo da quattro anni il MET espone il complesso di argenti romani del 1° sec. d. C.

gli Argenti  romani di Moregine (Pompei) esposti al MET al posto del Tesoro di Eupolemos

gli Argenti romani di Moregine (Pompei) esposti al MET al posto del Tesoro di Eupolemos

conosciuti come il Tesoro di Moregine (dal sito, nei pressi di Pompei, dove erano stati ritrovati pochi anni prima) che saranno restituiti all’arrivo dei nostri. Sembra, comunque, che il MET si sia dichiarato disponibile a prestare altri importanti reperti al Museo di Aidone nel periodo quadriennale di vacatio. In effetti già dal 2010 è nato un movimento di opinione contrario a questo trasferimento e l’Assessore Sgarlata accogliendo queste istanze aveva posto gli Argenti, insieme alla Venere, nel breve elenco dei beni inamovibili, ma ormai sembra che questo escamotage sia destinato ad essere ignorato e gli Argenti a breve partiranno per NY.

gli acroliti delle dee

gli acroliti delle dee

Nel corso del convegno la neo assessore regionale ai BB.CC. e all’I.S. Pina Furnari ha dato una notizia sensazionale, accolta entusiasticamente dal sindaco di Aidone e sottaciuta dalla stampa: all’expo di Milano dovrebbero andare, per un anno, gli Acroliti delle dee (le due bellissime sculture del VI sec. a.C., restituite nel 2009 dal Bayly Art Museum dell’Università della Virginia che li aveva ottenute da Maurice Tempelsman), guarda caso nello stesso periodo in cui quasi certamente saranno partiti anche gli Argenti e così il nostro Museo, in contemporanea, sarà sprovvisto delle sue principali attrazioni! Tranne che, come si è detto sopra, il Met non presti a sua volta al museo di Aidone dei pezzi di sua proprietà altrettanto pregiati!

Gli Argenti ellenistici - il tesoro di Eupolemos

Gli Argenti ellenistici – il tesoro di Eupolemos

Per chiudere dovrei rispondere alla domanda del titolo: che fine hanno fatto le mirabolanti promesse sparse a piene mani da tutti coloro che sfilarono tra il 13 dicembre 2009 – rientro degli Acroliti – e il 17 maggio 2011, giornata storica della inaugurazione della Dea al Museo di Aidone? L’elenco è lunghissimo e sconsolante e sarebbe arduo percorrerlo tutto. Se finalmente sono partiti i lavori per la SP 4, non si nutre nessuna speranza per la SS 288, che in quegli anni sembrava cosa fatta, lo stato di degrado è diventato insostenibile nel tratto Iannarello-Aidone, ma non si scherza neppure in quello Aidone – Piazza Armerina, dove l’ANAS continua a mettere dissuasori e segnali di pericolo, scaricando così ogni responsabilità e restringendo ancora di più la carreggiata (chi non ricorda il raddoppio progettato dalla Provincia che sembrava cosa fatta nel 2008?). La cessione dell’edificio scolastico Torres Truppia, che doveva servire per ampliare l’offerta del museo con laboratori didattici e di restauro e dare una degna collocazione ai ricchi magazzini e che sembrava cosa fatta col la firma del protocollo tra il sindaco Gangi e Caruso, è ancora lontana dall’essere conclusa: il comune non ha ancora registrato l’atto e la mancanza di disponibilità finanziaria del museo per la sua

la casa albergo destinata a diventare albergo.

la casa albergo destinata a diventare albergo.

gestione (restauri ed adattamenti, sistemi di sicurezza, utenze varie) potrebbe impedirne l’uso. I milioni di euro – due, no quattro, no addirittura sei – che la Regione ha stanziato in progetti di immediata esecutività per il Museo e il sito archeologico, vengono ogni anno sventolati per poi sparire nelle pieghe della gestione fallimentare della Regione siciliana. Anche il grandioso progetto di albergo diffuso, che aveva visto nell’acquisto della casa anziani la posa della prima pietra, sembra essere sparito nel nulla…… e intanto Aidone, che tanto aveva sperato in questi eventi per la sua rinascita, continua a spopolarsi e a perdere anno dopo anno tutti i suoi giovani che, se non vogliono fare i mantenuti a carico della propria famiglia, devono fuggire e andare a mettere a disposizione di altri la propria intelligenza e il proprio talento.”  Franca Ciantia  (l‘articolo su Vivienna )

Gli Argenti come non li avete mai visti – video pubblicato dal Museo Archeologico Regionale di Aidone

gli argenti come non li avete mai visto

gli argenti come non li avete mai visto