Anna Milazzo. "Scampoli di vita"*

Anna Milazzo

Effimeri come i sogni

Come la rugiada del mattino

o la scia di una stella cadente

e Noi incapaci di imparare

L'abbandono del nostro corpo

Come il granello di polvere Sulla terra.

Ringrazio Anna Milazzo per avermi permesso di pubblicare in questa pagina alcune sue poesie, ne ho scelto alcune tra quelle che lei aveva diffuso sulle sue pagine di Facebook, e tra quelle pubblicate nel blog Familias Sicilianas de Paraná (Entre Ríos - Argentina) 

Così mi sono apparsi questi suoi pensieri: scampoli di vita, brani che hanno descritto i suoi giorni dall'incubo uruguajano a quello della malattia che l'ha gravemente immobilizzata, dalla gioia nel rivedere il paese natale alla mai sopita nostalgia per la sua Montevideo.   

A mia madre

Sorrido al tuo volo sulle antiche rovine,

suoi tuoi luoghi amati.

Libera della geografia e del tempo

le tue ali si confondono fra le nuvole del cielo

Giace sperduto il filo che ti legava al lembo di vita

all'ago del ricamo, alle nostre ansie.

Sento il calore delle tue delicate piume

impregnate di essenze millenarie.

Aperta la porta della tua nuova dimora

odo l'eco delle tue parole e

i tuoi passi pesanti marcano il ritmo

dei giorni miei, tremolanti e incerti,

aperti sul bordo di un abisso luminoso.

Sarà il tuo chiarore ad indicarmi il sentiero

della mia dissolvenza, riscattata e salva

dall'eterno sogno.

In sospensione vivo tra l'accaduto e l'accadere.

Onda

I tuoi occhi, velluto della notte

Ardenti e luminosi

Accarezzano la vita

Quando cumulo di nuvole

Rabbuiano il tuo sguardo

Temo la tempesta

Fantasmi attraversano

Il mio cammino

Ristagno di ricordi

Imponenti ombre

Marcano il passo

Delle mie mancanze

Non fu generosa

La mia cura

Troppo assidua,

troppo rapace

Pianta fiorita in vaso stretto

Affoga il germoglio che

Lotta per crescere

Urgenza di lacerazione

Ferita sanguinante

Per me che non sono

E non finirò di essere

E tu vivi, cresci, fluisci

Voli come gli uccelli

Sorrido al tuo volo

Avvolta nel mio nido vuoto

ascolto il quieto respiro

il sonno profondo della terra

il mio silenzio

Non c’è fine nel mio cammino

Anelo il sorriso del mare

L’onda marina

Il fluttuare del corpo

Sospeso nel tempo

Nell’infinito orizzonte

Tempi (a mia madre)

 Avvolta in un manto intessuto

dal groviglio dei tempi,

dai fili raccolti in vari continenti,

cerchi il tuo nido nella geografia del pianeta.

  Ogni giorno di più

le parole stentano ad affiorare alle tue labbra e

i pensieri si sparpagliano

come uccelli spaventati.

   Vivi nella regione sacra

dove i giorni scivolano nel sonno e

nel sogno impastato di oblio.

   Stendi ai nostri piedi

tappeti di ricordi confusi,

di sogni gremiti di presenze.

    Camminiamo su di essi,

con sobria leggerezza,

per accompagnarti

là dove

non ci saranno tracce

della nostra assenza.

 

Vita


Canto agli acini di uva matura
Ai rubini di melograno
Al fruscio delle ciliegie mature
Sulla terra nuda.
Canto alla pioggia che accarezza il giglio in fiore,
Ai miei passi leggeri sul tappeto di foglie
Agli occhi di notte di luna di Maia
Al mormorio dei rami
Al tuo sonno profondo che
Accompagna la mia insonnia
Caparbia nel capire chi sono.
Dimenticando scivolano le ore,
L'ombra di una ruga bacia
La pergamena, nostra pelle.

Anna Milazzo - Settembre 2014

Nell'esilio camminai guardando solo il presente

Nell'esilio camminai guardando solo il presente.**

Il futuro mi apparve come un vortice terribilmente sconosciuto.

Giorno dopo giorno camminai incerta, trascinandomi il passato.

Scelsi la notte per il passato e il giorno per il presente.

Ma solo nell'effimera ora aurorale

il passato e il presente si unirono

per generare, in ogni incontro,

un pezzettino di futuro.

(Anna Milazzo - nella copertina di Anahì del mare)

Piove

Piove,

dalla mia finestra vedo alberi che muovono le braccia,

mi salutano,

non ci sono ali in cielo

perché gli uccellini non hanno finito i loro nidi

e ci sono primavera bianche di neve.

A tentoni fioriscono i tulipani

coperti con i loro stessi petali.

L'attesa mi copre di dubbi

e i pensieri arrivano intrisi di scoraggiamento.

Io so che torneranno i fiori,

gli uccelli e i canti e ancora così

ho petali tristi e uccelli ammalati.

Non è un lamento,

ma uno sguardo che desidera scavare

dove la mia gioia si è nascosta,

perché non è morta,

sta solo dormendo.

La vita è un nascondersi e apparire, morire e rinascere.

Anna Milazzo - 2 aprile 2022

Misteriosa bianca coltre

Misteriosa bianca coltre

in silenziosa preghiera di voci

sospese, fiocca nell'anima mia.

Leggere come piume percorrono

le vene degli alberi e un fiorire

primaverile di diamanti copre la nudità.

Serena, dietro la porta, sento il vento

vibrare, sta cancellando le mie orme .

Il tepore di una mano alzerà un calice di ali

e voleranno sopra gli abissi profondi

svegliando vecchi sogni e un resto di speranza.

Anna Milazzo 2022

 

PENSO ALL'ACQUA CHE SGORGA LIBERA E SI DONA LIBERA, COME L'ARIA, LA LUCE , TUTTO IL CREATO E NON CAPISCO PERCHè L'UOMO NON POSSA CONDIVIDERE IL MARE, IL RESPIRO DELLA TERRA, IL SOLE .

CONDIVIDE LA FEROCIA, IL SANGUE, L'ORRORE PER SENTIRSI UMANO, MISERAMENTE UMANO E DISTRUGGE LA BELLEZZA DI QUEI TEMPLI CHE ASPIRANO AL DIVINO.

MISERO è CHI SI ABBRUTISCE PER UN'IDENTITà LIMITATA, HE NON SENTE LE VIBRAZIONI DELLA TERRA, DEL CIELO DEL MARE DELLA VITA.

8 marzo 2022

In quest'ora fredda e discolpata

In quest'ora fredda e discolpata

per la tua assenza così presto

verso il tuo nido lontano e celeste

dirigo queste parole, senza piangere

né dolore tassante:

fioriscono, piccolo, i tuoi semi,

i verdi prati sono di largo sguardo.

Scopro il tuo segreto e lo so

che nell'aurora rosa tendi fili,

che segnano sentieri,

annullano le distanze e

illuminano gli interstizi spaventosi

per elevarci, con pausa costanza,

fino alla vetta ineffabile della tua altezza.

Anna Milazzo 25.05.2018

Pensare, riflettere per ricominciare

Pensare, riflettere per ricominciare,

quante volte Tanita ha ricominciato? Troppe.

Ogni volta doveva camminare per una strada ombrosa .

Sentiva i rami degli alberi che al suo passo si modificavano in uncini pronti a lasciare un segno sulla sua pelle diventata una mappa geografica, la geografia di una vita. L'ultima ferita le ha tolto le gambe senza che la vita avesse pensato a dotarla di ali.

Da lontano una anziana signora, anche lei ferita dalla vita, raccoglie refoli di vento e li indirizza a Tanita per aiutarla a prendere il volo ma lei non può percorrere la strada ombrosa.

Nella mia casa al Sur

Nella mia casa al Sur* tutto era magico:

l'acqua scorreva cantando con voce limpida, bastava un ritaglio di terra e mamma e con un gesto lo trasformavamo in un paradiso vegetale, di notte sentivo il parlottio dei fiori che organizzavano la fioritura, ogni giorno un fiore diverso, la domenica, giorno di festa, tutte le corolle rinnovavano i loro petali sgargianti.

Nel patio la pergola ci regalava una fresca ombra, l'uva ci inondava del dolce profumo di fragola, mentre di notte sentivo il fruscio di un acino acrobatico scivolato sulla terra, prezioso gioiello illuminato dai colori dell'aurora.

* "la mia casa al Sur è quella del Sudamerica, siamo vicini al polo sud e in alcuni posti possiamo osservare pinguini, foche e le danze delle balene. Più si va a est è più l’Atlantico è freddo. Insomma un paese semi tropicale ma con punti di oceano freddo"

Emozioni autunnali

Un riflesso di luce accarezza i rami dell'abete

Indora le foglie di un albero caduco

Il mio corpo chiama

Reclama

Non si rassegna al tempo che passa

Nel mio narrare

Rivivo le mie foglie dorate

Parole sussurrate

Gridate

Scritte

Al tramonto divengo me stessa

In ogni parola

Mi chiudo a foglia

Sono salva

Quasi niente

Lo schiudersi di un regno mi fa tremare
Prati interi di margherite
Di botton d’oro
Luoghi, odori, panorami che si scoprono
Distesa sulla terra
Attorno a me le montagne
Frontiere invulnerabili.
Si confondono i suoni
Trilli di uccelli, ronzii d’insetto
Scivola il sole dietro gli alberi
Vibra la prima stella nel firmamento
I suoni si accordano
Si fa musica
La musica è danza
Danzano le foglie
Le onde verdi mi cullano
La luna veglia il canto dei grilli
La danza si fa canto
L’’universo canta il suo canto
Non temo l’infinito
Sono terra sbriciolata sulla terra
Filo d’erba nel prato
Margherita fra i fiori
Un sospiro appena
Nell’istante del trionfo della vita.

​Ricordando le DONNE e le donne

Ricordando le DONNE e le donne

Perchè questa guerra che falcia vite e lascia il vuoto.?

Nell'assurdità di una guerra, di una violenza estesa si sente il grido,

grido di donna, il silenzio di assenza, la paura di morte

donne che sfidano il potere come in un girotondo

intrecciano le mani di altre donne con il capo coperto da un fazzoletto bianco ,

donne che a testa alta affrontano il nemico con un fucile,

donne che con il loro pianto annaffiano la terra e fanno crescere il grano,

donne che si commuovono se il bimbo morto ha la pelle bianca

e donne che leggere come piume attraversano il mondo,

accolgono bambini bambini vivi e morti

donne che donano tenerezze e colgono un fiore guardando il cielo in attesa di un sorriso.

Anna Milazzo.

 

IN SILENZIO,

MI NASCONDO NEL PROFONDO DELLA MIA ANIMA.

NON è INDIFFERENZA LA MIA

MA LA STANCHEZZA DI VEDERE UOMINI

CHE NON SANNO NIENTE DI PACE

E TUTTO DI GUERRA.

MI SCUSO CON GLI AMICI,

NON SONO CAPACE DI PARTEGGIARE.

UNA COSA LA VOGLIO DIRE:

C'è UN'INGIUSTIZIA CHE FA MALE AL CUORE,

TANTA BUONA ACCOGLIENZA AGLI UCRAINI

E SCHIFOSI CENTRI PER GLI AFRICANI.

IO NON GIUDICO MA PROVO DISGUSTO

31 marzo 2022

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